Cultura & Società

Firenze, 5 borse di studio per una staffetta della ricerca

Il progetto, unico nel suo genere, dal titolo «Florence Short Term Fellowships Program», è promosso dall’Istituto Sangalli in collaborazione con il Comune di Firenze, il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Right del capoluogo toscano, e con il sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio.

L’iniziativa, che consiste nell’assegnazione di 5 borse di studio, ha riscosso un enorme successo: sono arrivate 69 domande da 4 continenti e 29 paesi, tra cui Stati Uniti, Colombia, Libano, Israele, India, Bangladesh, Sudafrica, oltre a tutti quelli europei.

Il bando, scaduto lo scorso maggio, ha selezionato cinque studiosi con comprovata esperienza su tematiche storico-religiose: Roberto Di Stefano da Buenos Aires, Argentina; Abdullah Ibrahim da Doha, Qatar; James W. Nelson Novoa da Ottawa, Canada; Jonas Otterbeck da Lund, Svezia; e Tabona Shoko da Harare, Zimbabwe. I temi delle ricerche sono i più vari, dal ‘centralismo’ islamico, ossia la visione della così detta ‘Casa dell’Islam’ maturata nel corso dei secoli, alla questione dell’identità religiosa dei portoghesi di origine ebraica a Pisa a fine Cinquecento, passando per il mondo religioso cristiano argentino-fiorentino di Domenico Migliorucci nell’Ottocento, fino all’analisi del ruolo della Chiesa cristiana, delle tradizioni religiose locali e dei diritti umani nel processo di riconciliazione nazionale dello Zimbabwe.

Il lavoro di ricerca degli studiosi non rimarrà però chiuso tra le mura dell’Istituto, diventerà infatti offerta culturale per la citta, attraverso un incontro che si terrà al RFK International House of Human Rights, venerdì 21 ottobre alle 17.30, titolo del dibattito «Sguardi sull’Islam». Protagonisti due dei 5 ricercatori già arrivati a Firenze: Abdullah Ibrahim e Jonas Otterbeck. Temi della tavola rotonda «Tra Dar-al-Islam e Mondo islamico: uno sguardo storico-critico» e «Islam e pop music: un dibattito aperto».

Quest’anno l’Istituto Sangalli, parteciperà inoltre per la prima volta al Festival dei Popoli (25 novembre/2 dicembre), bandendo un premio per il miglior documentario che affronterà temi religiosi in un’ottica interdisciplinare e multiculturale.

Sempre nell’ambito del dialogo interreligioso Cristina Giachi, ha infine dichiarato che a breve verrà aperta una scuola dedicata proprio a questo tema, su iniziativa dell’imam di Firenze, Izzedin Elzi, di Rav Joseph Levi, rabbino capo di Firenze, e dell’Arcivescovo, il Cardinale Giuseppe Betori, probabilmente nei locali dell’Associazione Kennedy, nel complesso delle Murate.