Cultura & Società

Firenze, al «Sangalli» si parla di «spazi multi-religiosi» e di dialogo tra le fedi

Il tema, delicato e poco percepito come passo per una consapevole e civile convivenza nei luoghi pubblici, sarà trattato da vari punti di vista partendo da esperienze concrete, come la recente realizzazione dello spazio multi-religioso presso l’Ospedale di Careggi a Firenze e della «Casa delle religioni» di Torino, sorta all’interno dell’ex-complesso industriale Incet, concesso dal Comune. In entrambi i casi, il risultato finale e la realizzazione delle strutture saranno solo un aspetto del dibattito; per le due case histories, ancor più in rilievo, sarà messo il metodo e il percorso seguiti per la realizzazione di questi spazi.

Protagonisti del dibattito padre Guidalberto Bormolini, monaco della Comunità dei Ricostruttori nella preghiera e docente al Master ‘End Life’dell’Università degli studi di Padova, nonché ‘anima’ e promotore della Stanza del silenzio di Careggi, che interverrà sul tema «Luoghi di cura e spazi multi-religiosi: la Stanza del silenzio di Careggi a Firenze»; Maria Chiara Giorda, della Fondazione Benvenuti in Italia di Torino, nonché docente presso l’Università degli studi Roma Tre, chiamata a raccontare l’esperienza piemontese su «Uno spazio multi-religioso in città: la Casa delle religioni di Torino»; Anna Clot-Garrell, ricercatrice e attuale borsista dell’Istituto Sangalli, proveniente dalla Universitat Autònoma de Barcelona, che interverrà sul tema «Gli spazi multi-religiosi in Spagna». Coordina l’incontro Alessandro Bedini del Corriere della Sera.

«Come Istituto Sangalli di Firenze siamo interessati a far emergere i modelli di partecipazione e di incontro che hanno portato alla realizzazione di questi spazi multi-religiosi, prendendo ad esempio e confrontando le due realtà italiana e spagnola: è per questo che abbiamo deciso di finanziare la ricerca di Anna Clot-Garrell sul tema “Immaginare la pluralità religiosa: l’emergere di sale multi-funzionali in Spagna”, spiega il presidente dell’Istituto Maurizio Sangalli. «Cercheremo di accendere i riflettori sui percorsi dal basso e di confronto tra le varie realtà religiose con il coinvolgimento di tutte le comunità legate alle differenti confessioni religiose, incluse quelle minoritarie, e le associazioni interessate alla sfera spirituale e religiosa. Continua così la nostra linea di ricerca e di riflessione su ‘vecchi’ e ‘nuovi’ luoghi di culto oggi in Europa, che ha visto durante il 2017 il concretizzarsi di varie iniziative sul tema, conclusesi con l’annuncio a dicembre della prossima apertura di una moschea a Sesto Fiorentino, con il nostro Istituto in prima linea nell’ampio dibattito suscitato dalla notizia».

L’evento dell’Istituto Sangalli di Firenze viene organizzato a dieci anni dall’inaugurazione dello «Spazio dello Spirito» all’Ospedale Meyer di Firenze: la grande sala circolare piena di luce e di silenzio, prima struttura del genere realizzata in Italia, dal 2008 dà la possibilità a chiunque di fermarsi e di «raccogliersi» nella propria interiorità, a qualunque fede religiosa appartenga.