Cultura & Società

Firenze, la facciata di San Miniato al Monte «trasformata» da Cauteruccio

Dopo il successo dell’opera del 2017 Muovere un cielo pieno di figure vive, dedicata all’Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi, la seconda edizione del progetto Drammaturgia dello spazio-per un teatro dei luoghidi Teatro Studio Krypton, si è concentrata sulla Basilica di San Miniato al Monte ed è dedicata alle celebrazioni del Millenario.

La magnifica facciata si è trasformata quindi in un fondale dinamico, architettura di luce davanti alla quale il corpo dei performer dà vita al racconto delle forme, degli elementi, dei simboli e dei misteri, per una drammaturgia audio-visuale di forte impatto percettivo. La performance è un’intensa sollecitazione sensoriale che favorisce il volo percettivo, il quale attraverso la vibrazione della luce, unisce la profonda spiritualità di San Miniato al Monte alla città sottostante ed esalta la peculiarità di San Miniato al Monte: il divino che si rispecchia nell’umano attraverso la perfezione delle forme geometriche. 

Lo spettacolo Dal Monte una Luce Aurorale comincia con il lavoro degli uomini, «costruttori», portatori di scienza, operai che con fatica, pietra su pietra, edificano una fabbrica destinata ad attraversare i millenni.

Gli allievi del laboratorio di Teatro/Architettura, coordinati dalla coreografa Margherita Landi, aprono la prima scena, lavorando con la terra, la pietra e il legno per mostrare la volontà umana di cercare la connessione tra cielo e terra.

Una torre/scultura lignea, posta al vertice della Scala Santa, è la simbolica soglia di accesso tanto all’area della basilica quanto alla città. Da questa torre prende vita la videoproiezione, che genera il mapping visuale ideato da Massimo Bevilacqua e guidato dalla colonna sonora di Alessio Bianciardi (anche curatore delle elaborazioni video), con brani di Giusto Pio, già autore musicale per vari spettacoli di Krypton, amava San Miniato (memorabile il suo concerto alla basilica con Franco Battiato) e Cauteruccio ha voluto portare, così, nel progetto, il suo amico recentemente scomparso.  L’attore Roberto Visconti accompagna il pubblico nelle visioni, interpretando un testo del regista, mentre la cantante-performer Chiara De Palo interpreta lo spazio come luogo speciale di meditazione, attraverso la voce e l’azione minimale e geometrica.

Oggi, oltre allo spettacolo delle 21,30 «Dal Monte una Luce Aurorale», è in programma nel pomeriggio, alle 16, un evento musicale affidato all’Ensemble San Felice (programma e direzione musicale di Federico Bardazzi). Lo spettacolo «Beata Umiliana de’ Cerchi» (di e con Silvia Bargellini) con musiche di Hildegard Von Bingen si inserisce nell’ambito della rassegna internazionale «In Canto gregoriano».