Cultura & Società

I 90 anni di Mario Luzi: Lettere inedite a Leone Piccioni

E’ ancora viva, nella memoria di molti, la grande festa al Saschall di Firenze, il 25 aprile scorso, per i 90 anni di don Divo Barsotti. All’appuntamento non volle mancare l’altro grande toscano classe 1914: Mario Luzi.

Nell’occasione, proprio il nostro giornale, insieme ad Avvenire, organizzò e pubblicò un dialogo a tutto campo tra i due grandi vecchi, il teologo e il poeta: dall’elogio dell’umiltà al rapporto con il mondo islamico, dall’analisi del terrorismo al senso delle poesia. Alla fine, da entrambi, un unico inno alla vita.

Oggi, per celebrare il novantesimo compleanno di Luzi, che ricorre il 20 ottobre, pubblichiamo, grazie a Nino Petreni (fedele «segretario» del poeta fiorentino nei suoi sempre più frequenti soggiorni a Pienza, di cui è cittadino onorario), alcune lettere, finora inedite, indirizzate da Luzi all’amico Leone Piccioni, il maggior critico di Ungaretti, curatore di riviste culturali e poi direttore della Rai. Fu proprio Piccioni a «portare» Luzi a Pienza e a fargli conoscere don Fernaldo Flori di cui sarebbe diventato a sua volta grande amico e a cui è dedicata una sezione delle ultime poesie raccolte nel volume appena edito da Garzanti con il titolo Dottrina dell’estremo principiante a testimonianza che pure in questa fase della sua esistenza, il poeta, sempre come principiante si pone davanti alle cose del mondo e del creato.A.F. Carissimo Leone,ho riflettuto sul proposito di fare un breve ritratto di Ungaretti. Ma in effetti l’ho frequentato troppo poco e d’altra parte non è molto caratterizzabile, avendo per fortuna una natura ricca e varia. Tutto sommato, la cosa migliore mi parrebbe riprendere quelle paginette dall’antologia del Volponi: l’ho rilette e mi sembrano abbastanza precise; hanno per di più il vantaggio di riferirsi a un motivo preciso e definito che può giocare bene nell’insieme del numero che stai allestendo. Rispondimi se va bene. Altrimenti guarderò di fare qualche altra cosa. Ho letto il tuo articolo, molto fermo e pieno di spunti sulla Fiera: dovrai aspettarti, mi pare, violenti attacchi. Ma tu sei coraggioso e impavido. Riceverai dal Mattino, un mio Apollinaire. Prendo occasione per ricordarmi a tua moglie e, vorrei dire, al bel Giovannino.A te un abbraccio dal tuo,Mario Carissimo, ti ringrazio per lettera perché dubito di trovarti in casa telefonando, ammesso che il numero che mi dette tuo suocero corrisponda alla tua nuova abitazione. Vado per ordine: 1) Avevo già risposto a Betocchi per il Pasternak. 2) Bene anche per il Compagni. È effettivamente lungo. 3) Sì, la materia che insegno alle Scienze politiche (lingua e cultura francese) è fondamentale, vale a dire obbligatoria per tutti gli studenti, organizzata biennalmente. Esame scritto ed esame orale. Distinti l’uno dall’altro.Ti ringrazio vivamente, Caro Leone. Sei l’unico che mi dà una mano. Anche a nome di Romano, che è stato molto contento di vederti, ti saluto e ti abbraccio. Se vedi Cattaneo e Angeli, racconta come io vegli le mie notti alla fioca lucerna traducendo – disperata impresa – il Racine.Tuo Mario 12 gennaio 1979Carissimo Leone, ho parlato con Valeria Soffici e mi ha detto di essere pronta a mostrarti le lettere (una sessantina) di Ungaretti a suo padre.Lei ha ordinato in questi anni tutto l’archivio. C’è chi lascia un archivio e anche una figlia che lo amministra… Io sono uno zingaro evidentemente. Ti ringrazio ancora dello scritto, così pieno di pensieri e constatazioni illuminanti: ti ringrazio anche di aver redatto il numero di Prospettive che non ho fatto a tempo a leggere tutto.Tuo Mario 2 giugno 1979Carissimo Leone, va benissimo per il testo in omaggio a Venturino (Venturi, ndr): sia i versi, sia lo scritto critico da riprendere. Lui stesso ti darà quello che ho scritto su di lui in più occasioni: e potrai scegliere. Mi pare che il più esteso sia anche il migliore. Come stai? Mi dicono che lavori molto ed è un buon segno di cui sono contento. Elio Fiore, che conosci dai tempi di Ungaretti, e di cui devo averti parlato altre volte, è alla scadenza del suo impegno di lavoro presso la biblioteca del Centro di Studi biblici e si trova nel buio totale circa il suo avvenire… Intanto un abbraccio dal tuoMarioLa festa del 20 ottobrePoesia, il 20 ottobre grande festa per Mario LuziGrande festa, mercoledì 20 ottobre, per il novantesimo compleanno del poeta Mario Luzi. Insieme a tutta la città di Firenze lo festeggeranno il presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini e il sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Proprio in quel giorno verrà formalizzato dalla Regione Toscana l’appello, partito mesi fa dal comune di Firenze, per nominare Luzi senatore a vita. La giornata sarà articolata in due momenti importanti, uno teorico e l’altro poetico. «“Nuovo nato al mondo”: il poema di Mario Luzi». Questo il titolo del convegno di studi che si terrà alle ore 10, nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio. Interverranno grandi nomi della cultura italiana: Giorgio Luti, Alberto Asor Rosa, Giorgio Ficara, Sergio Givone, Giuseppe Nicoletti e Stefano Verdino. Il convegno sarà aperto dal saluto dal sindaco di Firenze e dal presidente del Consiglio regionale della Toscana. Il titolo del convegno trae spunto da un verso dell’ultimo libro del poeta, «Dottrina dell’estremo principiante» (Garzanti, 2004) proprio per sottolineare la forte attualità del suo pensiero. Nel pomeriggio le celebrazioni si spostano al Teatro della Compagnia (via Cavour, 50r) dove alle ore 17,30 si terrà una vera e propria festa di compleanno con la presenza di molti autori italiani, vicini al poeta, che leggeranno alcune poesie tratte dal suo ultimo libro e un testo dei libri precedenti scelto in virtù di una consonanza spirituale. Il reading dal titolo «In questa lingua che non dice ancora» (da un verso di «Frasi e incisi di un canto salutare») sarà aperto da una prolusione di Massimo Cacciari. Leggeranno: Cesare Viviani, Roberto Mussapi, Alba Donati, Antonio Riccardi, Davide Rondoni. L’attore Sandro Lombardi leggerà alcuni testi da «Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini». A chiudere la cerimonia sarà lo stesso poeta, che leggerà una serie di suoi inediti, dedicandoli al tema dei bambini, lo stesso della Festa della Toscana 2004.

I festeggiamenti per i 90 anni di Mario Luzi proseguiranno, a partire dalla fine di ottobre, fino a dicembre con altre iniziative legate al teatro e alla scuola.

«Il viaggio teatrale di Luzi» è una rassegna, a cura di Giancarlo Cauteruccio, che prevede la mise en éspace delle opere teatrali del poeta nei maggiori teatri della città, dal Teatro Cantiere Florida al Teatro Studio di Scandicci al Teatro della Limonaia. La rassegna, organizzata in collaborazione con «Firenze dei Teatri», sarà inaugurata il 26 ottobre al Teatro della Pergola di Firenze con «Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini», della Compagnia Lombardi-Tiezzi.

Un altro progetto intende diffondere l’opera poetica di Mario Luzi nelle scuole medie superiori dell’area fiorentina. Un cast di attori reciterà una selezione di suoi testi negli istituti scolastici selezionati dal Provveditorato agli studi di Firenze. Questo viaggio dell’opera di Mario Luzi tra i giovani fiorentini si concluderà con un incontro con il poeta.

L’evento dei festeggiamenti è stato realizzato con la collaborazione di Garzanti Libri, Mondadori e il Gabinetto Vieusseux.

Gli auguri di ParronchiIntanto, in occasione dei 90 anni di Luzi, Parronchi ha deciso di affidare alle pagine di Toscanaoggi il suo «Buon compleanno» al collega poeta. Un saluto e un abbraccio nel ricordo dei nostri vent’anni. Festeggiando quest’anno cinquant’anni di matrimonio, mi sono ricordato di averti avuto come testimone di nozze e ne sono commosso come allora. Ti invio un fervidissimo augurio con gratitudinetuo Alessandro ParronchiGli auguri di Parronchi

Barsotti e Luzi, un inno alla vita