Cultura & Società

I luoghi del gregoriano in Toscana

Preghiera cantata, voce umana che pronunciando parole sacre assume suoni e cadenze di misteriosa bellezza. È il Gregoriano, che dal medioevo si sposa con la liturgia della Chiesa cattolica in un rapporto di perfetta simbiosi: difficile capire dove finisce la preghiera e dove inizia la musica.

Il nome risale a papa Gregorio Magno (monaco benedettino) ma la tradizione del canto liturgico è fatta di rielaborazioni, rimaneggiamenti, riscoperte. Oggi il Gregoriano è legato soprattutto ad alcune comunità monastiche dove il legame con la storia è rimasto vivo attraverso i secoli. E in Toscana, terra di monasteri, il Gregoriano è di casa. Non è difficile trovare luoghi dove si possano assaporare liturgie cantate: e anzi, in questo tempo d’estate, i luoghi del Gregoriano possono essere mete per gite o percorsi di grande soddisfazione.

Firenze: Duomo, Badia, San MiniatoIniziamo da Firenze, dove il Gregoriano si può ascoltare anche in Cattedrale, nella Messa domenicale delle 10,30 celebrata in latino (secondo il rito di Paolo VI). Anche i vespri della domenica, alle 17,15, sono cantati secondo la melodia gregioriana, ma con salmi in italiano.

Poco distante dal Duomo, alla Badia Fiorentina, sono invece sospese per tutto il mese di di agosto le liturgie delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme. Riprenderanno a settembre, con gli orari consueti: la domenica Ufficio della Risurrezione alle 8, Eucaristia alle 11 e vespri alle 18,30. Gli altri giorni (tranne il lunedì, giorno di deserto per i monaci e le monache) lodi alle 7, ora media alle 12,30, vespri alle 18 seguiti dalla Messa alle 18,30.

La tradizione gregoriana vive in tutto il suo antico splendore anche a San Miniato al Monte, dove da quasi mille anni (il millenario si compirà nel 2018) i Benedettini Olivetani osservano la città dall’alto della collina e la custodiscono con la preghiera. Qui vengono celebrate in canto gregoriano due Messe ogni giorni (alle 7,15 e alle 17,30) e i vespri alle 18,30domenica la Messa in gregoriano della mattina è alle 10, mentre restano invariati gli orari del pomeriggio.

Abbazia di Rosano«Tutta la nostra liturgia è in Gregoriano, da quando è nato il monastero nel 780» spiegano con semplicità le monache Benedettine di Rosano. L’abbazia sorge vicino all’Arno, in comune di Rignano, nei pressi del ponte che conduce a Pontassieve. Qui le liturgie aperte anche a chi vive fuori dal monastero sono, nei giorni feriali, l’Ora Terza delle 6,45 e la Messa delle 7 (nel coro); la domenica e i giorni di festa invece l’Ora Terza alle 9,45 e la Messa alle 10 (in chiesa). A queste celebrazioni si aggiungono l’Ora Sesta alle 11,30 e il Vespro: giorni feriali alle 17,45, giorni festivi alle 18. Le Trappiste di ValserenaIl monastero di Valserena è nato nel 1968 sulle colline toscane, tra i boschi e gli olivi della val di Cecina: è un monastero di monache contemplative appartenenti all’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza, conosciute come Trappiste. La loro vocazione è quella della lode divina, e la liturgia occupa un posto fondamentale nella vita della comunità. L’orario  feriale comprende la Messa alle 7,15, Ora Media alle 9,30, 12,15 e 14,4517,40, la Compieta alle 19,30. Domenica e giorni festivi, Lodi alle 7,30, Ora Terza e Messa alle 10,3 VallombrosaL’abbazia di Vallombrosa, sui monti che dominano il Valdarno, fu costruita nel 1028 da San Giovanni Gualberto. I Benedettini Vallombrosani celebrano la Messa con i canti gregoriani la domenica e nei giorni festivi alle 11. Salmi in italiano, ma su melodie gregoriane, anche durante i vespri, nei giorni feriali alle 17,15 e la domenica alle 16. Tutte le estati si svolge in abbazia anche un corso di gregoriano, che si conclude con un concerto. Monte Oliveto MaggioreI numerosi visitatori che passano a Monte Oliveto sono spesso attirati dal canto gregoriano dei monaci. L’abbazia, fondata da San Bernardo Tolomei nel 1319 in mezzo al suggestivo paesaggio delle crete senesi, è la casa madre dei Benedettini Olivetani. Qui è possibile ascoltare il canto gregoriano ogni giorno: nei giorni feriali, per i vespri e la Messa conventuale (alle 18,15), la domenica per la Messa delle 11 e i vespri delle 18,30. I Premostratensi di Sant’AntimoL’abbazia di Sant’Antimo, meraviglioso luogo di fede tra Montalcino e il Monte Amiata, è retta dal 1992 dai Canonici Regolari Premostratensi: una comunità religiosa di origine francese che segue la Regola di Sant’Agostino e che ha come sua caratteristica fondamentale l’impegno a vivere il difficile rapporto tra contemplazione e azione, tra vita comunitaria e servizio pastorale. La comunità, fomata da canonici italiani e francesi, si raduna sette volte al giorno per innalzare a Dio inni e cantici spirituali: tutte le liturgie sono cantate in canto gregoriano. Gli orari dei giorni feriali: Mattutino alle 6, Lodi alle 7, Ora Terza alle 9 seguita dalle Messa alle 9.15; Sesta alle 12.45, Nona alle 14.45, Vespro alle 19 e Compieta alle 20,30 (alle 21 in luglio e agosto). Domenica e giorni festivi, Lodi alle 7.30, Terza alle 9, Messa alle 11. Invariati gli altri oratri, tranne il Vespro anticipato alle 18,30 e seguito dalla benedizione eucaristica.