Cultura & Società

I sacerdoti del pallone

DI GIACOMO PANTANIA pochi mesi dai mondiali di calcio di Berlino, parlare di Nazionale italiana fa subito pensare ai vari Buffon, Cannavaro, Totti, Gilardino e Toni. Ma i Campionati europei di cui stiamo parlando hanno avuto come protagonisti, tra gli italiani, calciatori un po’ più particolari: i preti don Leonardo Biancalani e don Luca Fedi (diocesi di Massa Marittima-Piombino), e i frati cappuccini fra’ Giampaolo Levi (Barletta), fra’ Enrico Dessi (Novara), fra’ Lorenzo Tarletti (Torino), fra’ Francesco Rutigliano (Catanzaro), fra’ Giampaolo Lacerenza (Campobasso), fra’ Giulio Manera (Milano).

Sono stati loro i componenti della Nazionale italiana calcio preti che hanno avuto l’onore, oltre che l’onere, di rappresentare l’Italia a questa seconda edizione dei Campionati europei per Nazionali preti, svoltasi quest’anno a Zagabria in Croazia.

Qualcuno adesso potrebbe storcere il naso pensando ad una trovata di qualche sacerdote d’avanguardia tanto per attirare l’attenzione di un popolo di Dio sempre più schiavo del «dio Pallone». Ma gli oltre 5 mila spettatori che hanno riempito gli spalti del palazzetto dello sport Dobravatska di Zagabria lasciano subito capire che si è trattato di un qualcosa di molto più serio.

E si sono infatti mossi niente meno che Uefa, Fifa e Figc (le varie federazioni calcistiche internazionali e nazionali) per fare pressioni sulla Cei affinché anche la Nazionale italiana preti si presentasse a questa edizione della «Champions Clerum».

Assenti lo scorso anno («Cinquemila euro di iscrizione erano troppi: meglio darli in beneficenza», avevano pensato), i sacerdoti italiani sono riusciti ad agguantare un onorevole settimo posto, battendo la Romania (2 a 1) e poi la Slovenia nella finalina per il settimo posto (1 a 0 con goal decisivo di don Luca Fedi).

Dieci le nazionali presenti: Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna, Ungheria, Romania e Austria, mentre Svizzera e Olanda hanno dato forfait all’ultimo momento. Ma per la prossima edizione si prevedono già iscrizioni in forte aumento, tanto che il punteggio Fifa per nazionali (l’Italia con il suo piazzamento ha ottenuto 4 punti nel ranking ufficiale) sarà decisivo per la qualificazione agli Europei 2007.E così, appena archiviata l’edizione di quest’anno, dove la Croazia si è aggiudicata il trofeo per il secondo anno consecutivo battendo ai rigori per 5 a 4 una fortissima Polonia, si guarda già avanti ai prossimi Champions Clerum che nel 2007 si terranno in Bosnia-Erzegovina, ma soprattutto ai Mondiali di calcio per sacerdoti del 2008 organizzati in Brasile, nella patria di Adriano, Kakà e Ronaldinho.

Don Leonardo Biancalani, che nella quotidianità è parroco di San Carlo in diocesi di Massa Marittima-Piombino, è entusiasta quando parla dell’esperienza sportiva vissuta in Croazia dalla Nazionale preti.

«Mi è dispiaciuta una cosa sola: in Italia abbiamo ancora un’idea stereotipata del sacerdote, visto come un uomo unicamente dedito allo spirito e spesso amante solo della buona tavola. All’estero invece i preti sono visti come uomini normali che però svolgono un ministero particolare, e nelle Nazionali sportive ci sono dei veri e propri atleti che giocano anche a livello professionistico, come i sacerdoti galiziani della nazionale spagnola. Negli altri paesi il prete che si allena, che va a fare jogging o che va in palestra, è ormai comune, e permette al sacerdote di penetrare in settori sociali solitamente distanti ed evangelizzare luoghi inusuali».

Il messaggio che passa attraverso i Campionati europei per Nazionali preti è quello di «far scoprire il valore umano del sacerdote».

«La gente a Zagabria – continua don Leonardo – non vedeva giocare dei preti, ma degli uomini-sacerdoti che si sfidavano con agonismo e con lealtà».

I preti della Nazionale italiana sono tutti sacerdoti inseriti a vari livelli nel calcio dilettantistico o svolgono funzioni di cappellani nelle squadre professionistiche. L’impegno per tutti loro è di almeno due allenamenti alla settimana nelle proprie parrocchie e, circa una volta al mese, gli allenamenti collettivi a Coverciano dove si tengono anche le selezioni per le varie competizioni amichevoli (partite contro le varie nazionali di categoria: attori, magistrati, vecchie glorie di squadre professionistiche e tra breve, probabilmente, una partita contro la più celebre Nazionale cantanti).

Le partite hanno sempre scopi di beneficenza, ma «occorrono comunque molto allenamento e molto impegno perché, anche per le amichevoli di beneficenza, gli avversari non fanno mai sconti ed è fondamentale una certa tenuta atletica».Mentre salutiamo don Leonardo notiamo una foto di Giovanni Paolo II che campeggia nello studio del sacerdote-calciatore: «È la foto ricordo di quando il Papa ricevette tutta la Nazionale preti in udienza nel 2004».

E mentre ce ne andiamo dalla sperduta parrocchia di San Carlo non possiamo fare a meno di pensare che anche Giovanni Paolo II, sicuramente il primo papa sportivo della storia, avrà guardato con simpatia, da lassù, i preti di tutta Europa affrontarsi in un palasport della ex Jugoslavia dando calci ad un pallone.

Uno staff quasi tutto toscano con allenatore,capitano e bomber della diocesi di Massa Marittima-Piombino La Nazionale italiana preti, che l’altra settimana è rientrata dai Campionati europei per Nazionali sacerdoti, si è costituita per l’occasione dall’unione della Nazionale italiana frati cappuccini (nata nel 1994) e dell’Associazione nazionale preti calcio (nata nel 2001). I frati cappuccini e i sacerdoti dell’Associazione nazionale non avevano mai giocato assieme. Si erano invece affrontati gli uni contro gli altri in alcune amichevoli.

Per le competizioni internazionali la Fifa (la Federazione del calcio) pretende che l’Italia sia rappresentata da una sola formazione e così le due associazioni si sono unite in un unico team. Don Leonardo Biancalani (parroco di San Carlo) e don Giuseppe Benedetti (parroco di Bagno di Gavorrano) sono i fondatori dell’Associazione preti e ricoprono rispettivamente le cariche di vice presidente e presidente. Lo staff è poi composto dall’allenatore Enzo Bellocci di San Vincenzo e dal vice allenatore Stefano Parodi di Roma, gli unici laici dell’organizzazione. Inoltre, come si dice nell’articolo accanto, è della diocesi di Massa Marittima-Piombino anche don Luca Fedi, autore del goal vincente contro la Slovenia. Monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, è l’assistente ecclesiastico, mentre fra’ Mauro Angelici è il responsabile dei rapporti con gli ordini religiosi.

Gli scopi fondamentali dell’Associazione sono la presenza nel mondo dello sport, la beneficenza e il creare coesione tra sacerdoti e Chiese sorelle.

Chiunque fosse interessato a partecipare ad una selezione della Nazionale preti può contattare don Lorenzo Biancalani all’indirizzo donleonip@tiscali.it

I prossimi appuntamenti della Nazionale preti saranno il 31 marzo a Loano Terme contro la Nazionale magistrati e il 14 maggio a Carrara contro le Vecchie glorie della Carrarese.