Cultura & Società

LIVORNO, CIAMPI INAUGURERA’ IL TEATRO GOLDONI RESTAURATO

Dopo un accurato lavoro di restauro filologico e di recupero funzionale riapre lo storico “Teatro Goldoni” di Livorno. Chiuso da quasi vent’anni, il teatro sarà inaugurato il prossimo il 24 gennaio con la messa in scena di “Cavalleria rusticana”, il capolavoro del Maestro livornese Pietro Mascagni. E sarà un altro livornese illustre, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a tagliare il nastro al rinnovato teatro, celebre non soltanto per la sua eleganza, ma anche per aver ospitato il Congresso del Partito Socialista del 1921 nel corso del quale si creò la scissione del Partito Comunista.Torna dunque all’antico splendore quello che nell’Ottocento e nel Novecento fu uno tra i più grandiosi teatri d’Italia, grazie alla sua ricchezza architettonica, ad una decorazione dall’effetto illusionistico e soprattutto grazie ad una copertura a vetro estremamente originale, vicina alla tecnologia delle serre e delle grandi esposizioni universali che rendeva il teatro trasparente alla luce del giorno e della notte. Il teatro fu realizzato dall’architetto Giuseppe Cappellini (1812-1876) fra il 1843 e il 1847 ed ha ospitato le migliori compagnie di prosa, i più grandi nomi della lirica, ma anche i primi esperimenti cinematografici. Unico grande teatro storico di Livorno sopravvissuto ai danni provocati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, venne chiuso nel 1984 a causa del mancato adeguamento dell’edificio (che allora era di proprietà privata) alle norme di sicurezza.Fu una pagina amara per Livorno, una città di grande tradizione teatrale, che aveva avuto un ricchissimo sistema di teatri, grandi e piccoli. E’ per questo che il Comune decise, nel 1990, di acquisire la struttura al patrimonio pubblico per restaurarla e renderla fruibile pur consapevole della difficoltà di reperire la mole di finanziamenti necessari. Dopo un primo intervento di messa in sicurezza dell’edificio, nel 1996 fu approvato il progetto definitivo di restauro. Da quel momento i lavori sono andati avanti per lotti, in base alle disponibilità finanziarie che si creavano.

Così nel 1997 venne completato il restauro della facciata neoclassica, che mostra un elegante frontespizio sostenuto da sette arcate con pilastri dorici; nel 1999 venne riaperto con attività teatrali e musicali l’ampio ed elegante ridotto del teatro, “La Goldonetta”, e fu completato il restauro dell’atrio e del foyer. Oggi si conclude il restauro della grande sala l’adiacente ex Caserma Rimediotti, trasformata in struttura di supporto nella quale sono stati collocati camerini, vie di esodo, sartoria, spazio per figuranti. La via scelta è stata quella del restauro conservativo che riportasse il teatro alle origini, pur dotandolo degli accorgimenti necessari allo spettacolo contemporaneo.

L’intervento più significativo e difficile ha riguardato la grande copertura vetrata della grande sala (in acciaio, alluminio e vetro) che rendeva il Goldoni unico fra i grandi teatri storici: una “lanterna” sostenuta da robuste armature metalliche e composta da lastre di cristallo, che l’architetto Cappellini aveva sperimentato, suscitando l’ammirazione dei contemporanei, in modo che potesse avere una funzione diurna, oltre che notturna, e la luce del sole fosse sfruttata al massimo e non solo con i finestroni.

La volta trasparente, che nel 1931 era stata coperta per problemi di manutenzione, è stata ripristinata in modo che il cielo possa far parte dello spettacolo: è previsto naturalmente un sistema di tendaggi che oscureranno la struttura quando sarà necessario. Il Goldoni dispone di 1200 posti, più 200 del ridotto. Il recupero dell’ottocentesco teatro è costato complessivamente 18 milioni di euro.

Il Goldoni sarà gestito da una Fondazione di partecipazione – in fase di costituzione – della quale faranno parte inizialmente il Comune di Livorno e la SPIL spa (che ha tra i suoi soci importanti istituti di credito) con clausola di apertura alla successiva adesione di altri soggetti pubblici e privati.