Cultura & Società

La Lef ricomincia dal catalogo

di Lorella Pellis«Ci piacerebbe che il centenario della Lef servisse ad incentivare le forze e a continuare nello spirito dei fondatori seguendo i motivi per cui è sorta». Vittorio Zani, titolare della prestigiosa casa editrice cattolica fiorentina che per prima pubblicò «Esperienze pastorali» di don Milani, ci disse esattamente così, nel settembre del 2002, in occasione dei cento anni dalla nascita della sua libreria. A quattr’occhi ci confessò anche la convinzione di non poter continuare per molto a reggere il timone, prospettando l’ipotesi di un passaggio di proprietà ma «a condizione che l’anima della Lef resti quella di sempre». Qualche giorno dopo Vittorio morì. Non riuscì a festeggiare i 90 anni, che avrebbe compiuto a novembre, ma i suoi desideri si sono avverati. L’anima della Lef è salva, grazie a Giannozzo Pucci, nuovo titolare da gennaio di quest’anno.

«Io non pensavo assolutamente di imbarcarmi in questa avventura. Fu Vittorio – racconta Pucci, presidente dell’associazione «Fioretta Mazzei» – a scrivermi una lettera nel 2002. In quel momento ero in Svizzera ad assistere mia madre in punto di morte e non gli ho risposto subito. In seguito ci siamo incontrati e lui mi ha proposto di rilevare la casa editrice. Ci ho riflettuto sopra e quando ci siamo rivisti gli ho detto: “Accetto, ma tu promettimi che rimarrai al comando fino all’ultimo”. Quella sera morì». L’avventura di Giannozzo è cominciata in quel preciso momento, ma da dietro le quinte.

«Del resto, è importante che nel mondo cattolico ci sia una voce come la Lef, sempre libera, mai schierata con una parte politica e che è sempre servita da stimolo fra la fede e la pratica della vita nel mondo cattolico». Poi, a gennaio, è partita ufficialmente la nuova gestione, «ma a condizioni precise», sottolinea il nuovo titolare, che ha insistito perché la figlia di Vittorio Zani, Giovanna, non abbandonasse la Lef e continuasse a lavorare nella sede del sottosuolo di via Giambologna. «E con lei i fratelli Pietro ed Elisabetta, che collaborano volontariamente per le cose che sanno». Tutto, insomma, è rimasto perfettamente nella tradizione, come del resto le linee basi su cui è impostato il nuovo catalogo che sarà presentato nei prossimi giorni.

«Finora – spiega Giannozzo Pucci – ho semplicemente riordinato i volumi e le collane recuperandone anche alcune risalenti agli anni Trenta». Il catalogo ospita le collane della «Grazia», testi specificatamente di proposta cristiana, «illustrate» dall’«Annunciazione» del Beato Angelico spiegata da Giorgio La Pira, anch’egli, come il prete di Barbiana, da sempre «di casa» alla Lef. Seguono le collane delle «Opere di Misericordia», che raccolgono testi di «Morale», libri legati alla «Scuola», alla «Comunità e politica», all’«Economia», all’«Agricoltura» e alla «Salute». La terza collana è dedicata ai «Luoghi», con «I classici toscani», «Storie e stampe locali», «Passato/presente», «Biblioteca scelta di cultura toscana», «Gli scudi» e i «Mezzo scudo», i piccoli opuscoli alti e stretti che continuano a regalarci briciole di saggezza popolare.

«Praticamente tutto ciò che il catalogo propone esisteva, semmai – precisa Giannozzo – ho aggiunto fra le “Opere di Misericordia” i testi dei “Quaderni d’Ontignano”, ispiratori di una corrente di pensiero che vuole coniugare ambiente, natura e religiosità. Una cosa su cui rifletto spesso – prosegue – è che i cattolici hanno la tendenza ad avere una fede della domenica mentre negli altri giorni seguono un po’ alla rinfusa ciò che succede nel mondo. E i testi inseriti nelle “Opere di Misericordia” dovrebbero servire a collegare ciò che si fa quotidianamente con il mondo, tenendo presente quelli che sono i punti di riferimento fondanti della fede».Intanto, sta per uscire «Biotecnologie animali e vegetali: tradimento del disegno di Dio» di don Marco Belleri, una forte perorazione per ricondurre la tecnologia e l’economia sotto l’autorità della morale. In preparazione anche «L’Ecologist italiano» e, per il futuro, la ripubblicazione del «Guerin Meschino».Per informazioni 055-579921; www.lef.firenze.it