Leaders for peace: Vaccari, «formare giovani per disseminare nel mondo un nuovo registro educativo»
«Vi chiediamo di fare vostro questo appello (...) in modo che l'inizio di questa campagna triennale, il prossimo 10 dicembre a New York, acquisisca immediatamente grande forza morale e politica». Questo l'appello rivolto agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede da Franco Vaccari, presidente dell'associazione Rondine Cittadella della Pace che oggi ha organizzato un incontro in Vaticano per presentare la campagna «Leaders for peace».

«Vi chiediamo di fare vostro questo appello e di firmarlo a partire dal coinvolgimento dei colleghi rappresentanti dei vostri rispettivi Stati presso le Nazioni unite, in modo che l'inizio di questa campagna triennale, il prossimo 10 dicembre a New York, acquisisca immediatamente grande forza morale e politica». A rivolgersi agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede è Franco Vaccari, presidente dell'associazione Rondine Cittadella della Pace che oggi ha organizzato un incontro in Vaticano (Aula vecchia del Sinodo) per presentare la campagna «Leaders for peace» e l'appello già illustrati al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e che il prossimo 3 dicembre verranno presentati a Papa Francesco. «In udienza privata - ha precisato Vaccari - dopo l'incontro del presidente palestinese Abu Mazen con il Pontefice».
Lo stesso appello verrà quindi presentato il 10 dicembre, in occasione del 70° della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, anche agli Stati membri Onu, al Palazzo di Vetro di New York. Un incontro al quale Rondine interverrà su invito del ministero degli Affari Esteri italiano per portare la propria esperienza sulla trasformazione del conflitto e lanciare la campagna «Leaders for peace».
Vaccari ha preso la parola dopo due giovani, Lara dall'Armenia e Stefen dalla Nigeria, che hanno portato il saluto dell'associazione parlando a nome degli altri 200 che hanno vissuto questa esperienza nel piccolo borgo di Rondine, in Toscana, dove hanno vissuto per due anni. «Questi giovani - ha spiegato il presidente -, insieme, hanno tenuto alta la fedeltà dell'appartenenza ai propri popoli, ma contemporaneamente hanno identificato e dissolto le immagini negative del nemico. Rondine ha scelto la concretezza, vuole avanzare coltivando speranze in questo modo, passo dopo passo». L'impegno è «formare leader di pace per disseminare nel mondo un nuovo registro educativo. Formarne tanti con un metodo nuovo che sappia affrontare le sofferenze e togliere dal pianeta la suprema sofferenza della guerra».
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