Cultura & Società

Lutto per la cultura: è morto Franco Zeffirelli

Si è spento oggi nella sua casa romana sulla via Appia, Franco Zeffirelli. Aveva 96 anni. Era nato a Firenze il 12 febbraio 1923 e da tempo era malato.

Studente all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città, nel 1946 si trasferì a Roma dove esordì come attore di cinema e di teatro, e dove ebbe l’incontro che li cambiò la vita: quello con Luchino Visconti.

Iniziò così una carriera artistica andata avanti per 60 anni circa, che lo ha eletto uno degli uomini di spettacolo più noti al mondo, capace di passare con grande facilità dal cinema al teatro, alla TV, e che nel tempo gli ha valso innumerevoli riconoscimenti e premi, tra cui ben cinque David di Donatello, due Nastri d’argento e ben 14 candidature dei suoi film agli Oscar, tra cui due personali (per «Romeo e Giulietta» nel 1968 quale miglior regista e per «La Traviata» nel 1982 quale migliore scenografia).

Nel 2008 Franco Zeffirelli aveva manifestato la volontà di lasciare alla città di Firenze l’intero suo archivio «raccolto per i miei spettacoli di lirica, di teatro e di cinema nell’arco di sessant’anni».

A distanza di quasi dieci anni da quella dichiarazione, il 1° ottobre 2017 ha aperto a Firenze il Centro per arti dello spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus, ospitato nel complesso monumentale di San Firenze, già sede del Tribunale.

Il feretro sarà esposto lunedì 17 giugno, dalle 11 alle 23 nella camera ardente allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze.

Le esequie si svolgeranno martedì 18 giugno alle ore 11 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze. La cerimonia funebre sarà officiata dall’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori. Prenderà parte al rito anche la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze diretta da Michele Manganelli. 

Il Maestro riposerà nella cappella di famiglia del cimitero fiorentino delle Porte Sante, a San Miniato al Monte.

«Ciao Maestro. E’ stato un onore averti conosciuto e aver condiviso con te il sogno del tuo Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo a San Firenze». Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte del celebre regista Franco Zeffirelli.

«Franco Zeffirelli – ha ricordato il sindaco – ha sempre amato visceralmente la sua città, anche se da anni gli impegni lavorativi e la fama internazionale lo avevano portato altrove. E proprio qui, nell’ex Tribunale di San Firenze, aveva fortemente voluto il Centro che raccoglie la sua eredità professionale, un centro dedicato all’immane materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica». «Zeffirelli – ha continuato Nardella – voleva che San Firenze diventasse anche un punto di riferimento per i giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo. Per questo, oltre al suo archivio, il centro accoglie un museo, una biblioteca, corsi di regia, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costume, recitazione. Questo spazio è il coronamento di un sogno e un bellissimo regalo per la sua, la nostra città».

«Di Zeffirelli – ha aggiunto il sindaco – mi piace ricordare il carattere forte e verace, la passione instancabile per il lavoro e per la sua città, dove tornava appena poteva e dove, per suo volere, sarà sepolto: questo amore, contraccambiato, per Firenze, trovò come suo apice la consegna del Fiorino d’oro da parte del sindaco Matteo Renzi il 31 maggio 2013».

«In accordo con la famiglia, alla quale vanno le più commosse condoglianze mie personali e dell’amministrazione – ha concluso il sindaco – troveremo insieme un modo di altissimo significato per ricordare il Maestro, uno più grandi esponenti della cultura mondiale».

IL RICORDO