Cultura & Società

Maggio musicale fiorentino, il cartellone del LXXXII Festival

«Potere e virtù» è il titolo che è stato assegnato alla LXXXII edizione del Maggio Musicale, il cui inizio è fissata per il 2 maggio 2019, giornata in cui ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, al quale il Maggio dedica anche un concerto del gruppo Musica Antiqua del Maggio Musicale Fiorentino il 5 maggio nella Pieve di San Giovanni Battista e Sant’Ansano in Greti a Vinci.

Ad interpretare  il tema pittorico di quest’anno è stato chiamato l’artista Luca Pignatelli, che grazie alla collaborazione con il Museo Novecento, ha realizzato il manifesto della rassegna cercando di sintetizzarne il senso, utilizzando gli strumenti dell’artista.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella ha detto che il Teatro «è uscito dal tunnel» delle difficoltà degli anni passati e a raggiungere questo obiettivo, dice il direttore artistico Conte è stato possibile arrivare «non diminuendo le produzioni, ma triplicandole».

L’opera di inaugurazione sarà Lear, lavoro degli anni Settanta firmato da Aribert Reimann, in scena il 2 maggio 2019 alle ore 20 (repliche 5 e 9 maggio) nell’allestimento dell’Opéra National de Paris, che vedrà il maestro Fabio Luisi sul podio e alla regia lo spagnolo Calixto Bieito. (Tra gli interpreti: Bo Skhovus, Frode Olsen, Michael Colvin, e Erika Sunnegårdh).

La giornata inaugurale comincerà con un incontro con lo scrittore Claudio Magris nell’aula magna dell’Università di Firenze (ore 11) e proseguirà con un concerto degli Ottoni del Maggio Musicale Fiorentino alla Loggia dei Lanzi (ore 12). Alle 15 e alle 16.30, per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (deceduto ad Amboise il 2 maggio 1519), il Maggio presenta una nuova commissione del Teatro dal titolo Leonardesca. Aforismi per voci di bambini e pianoforte su testi di Leonardo da Vinci, di Luca Logi, che vedrà protagonista il Coro delle voci bianche del Maggio diretto dal maestro Lorenzo Fratini che si esibirà al alla Fondazione Zeffirelli.

Altra commissione del Maggio in prima esecuzione assoluta, alle ore 17 e 18,  sempre in omaggio al genio Da Vinci, è il concerto da record per 500 ottoni e percussioni intitolato Visione musicale, di Giorgio Battistelli, che si svolgerà in piazzale Vittorio Gui. Il foyer di galleria ospiterà poi, alle 17, la premiazione dei fotografi partecipanti alla mostra Luoghi e volti shakespeariani in Toscana, realizzata in collaborazione con il Museo Novecento. Sostenuto da molti enti privati, ai quali da quest’anno si aggiunge Intesa Sanpaolo, nonché in sinergia con tutte le principali realtà musicali e culturali del territorio, il Maggio offrirà opere, sinfonica (con una particolare attenzione alla musica contemporanea e con programmi che Conte ci tiene a precisare «sono pensati in continuità con quelli della stagione normale») e danza.

La seconda opera in programma sarà La straniera di Vincenzo Bellini (14, 16 ore 20 e 19 maggio ore 15.30), diretta da Fabio Luisi e nella regia di Mateo Zoni (Tra gli interpreti: Salome Jicia, Dario Schmunck, Julian Kim e Dave Monaco). Prima rappresentazione assoluta per Le leggi fondamentali della stupidità umana  di Vittorio Montalti, commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino e ispirata all’omonimo libro dello storico Carlo M. Cipolla (in programma il 25, 29 e 31 maggio al Teatro Goldoni) per la regia di Giancarlo Cauteruccio, mentre a dirigere il ContempoArtEnsamble sarà Fabio Maestri.

Il nuovo allestimento per Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart è affidato a Sonia Bergamasco (regia) e a Kristiina Poska (direttore d’orchestra), che inaugurano la trilogia mozartiana vista attraverso l’occhio delle donne, il 15 giugno 2019 (repliche 17, 19 e 21 giugno) che vedrà in seguito altre due registe, Elena Bucci per Così Fan Tutte durante l’LXXXIII Festival e Nikola Raab per Don Giovanni nel Settembre 2020. Tra gli interpreti de Le nozze di Figaro Laura Giordano, Mattia Olivieri e Serena Gaberoni. La trilogia mozartiana al femminile vuole essere anche «un modo per far conoscere i giovani, come nel caso di Poska» aggiunge Pierangelo Conte.  Gli intermedi rinascimentali, precursori dell’opera in musica, sono inseriti in cartellone per continuare il progetto di riscoperta e riproposizione dell’opera fiorentina, affidato al geniale Federico Maria Sardelli.

Quest’anno andranno in scena, sempre nella Grotta del Buontalenti del rinascimentale Giardino di Boboli, parco del palazzo granducale, gli Intermedi della Pellegrina (16, 18, 22 giugno), commedia composta alla fine del Cinquecento da Girolamo Bargagli in vista dei festeggiamenti per le nozze del Granduca Ferdinando I e Cristina di Lorena,  proposta in un nuovo allestimento con la regia firmata da Valentino Villa e, sul podio, il maestro  Sardelli.

«L’opera è sempre legata al qui e ora, anche quando è ambientata in epoche passate o diverse dalla contemporaneità dello spettatore, e la missione del nostro teatro è quella di dare il giusto risalto – oltre alla musica e allo spettacolo – alla capacità dell’opera di sviluppare la riflessione del pubblico attraverso le tematiche che affronta, aiutando tutti noi a capire meglio la realtà che ci circonda – spiega Cristiano Chiarot sovrintendente del Maggio -. Il filo conduttore del festival di quest’anno, Potere e Virtù, vuole indagare come la virtù e la disposizione del singolo verso modalità di perfezione siano integrabili nell’esercizio del potere.  Come è avvenuto nel 2018, anche quest’anno il Maggio sarà il Festival dell’intera città, siamo riusciti a calamitare le collaborazioni di tantissime istituzioni cittadine che ne hanno rafforzato i contenuti culturali, ma sarà anche il Maggio della Toscana, e si aprirà alla città metropolitana e alla regione intera».

Gli appuntamenti sinfonici cominciano il 4 maggio con un concerto del ciclo Mahler/Schubert che vedono il maestro Fabio Luisi guidare l’orchestra nell’esecuzione della Sinfonia n.2 in si bemolle maggiore D.125 di Schubert e la Sinfonia n.4 in sol maggiore per soprano e orchestra (soprano Marina Rebeka) di Gustav Mahler. Il 15 maggio appuntamento con il maestro James Conlon, che dirigerà l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai ne Gli affreschi di Piero della Francesca di Bohuslav Martin, nel Trittico botticelliano per orchestra P 151 di Ottorino Respighi e nei Quadri da un’esposizione di Modest Musorgskij.

Il 18 maggio spazio a Wolfram Christ che guida l’Orchestra del Maggio in Con brio di Jörg Widmann, nella Sinfonia n.8 in fa maggiore op.93 di Ludwig van Beethoven e nella Sinfonia n.3 in re maggiore D.200 di Franz Schubert. Il 23 sarà Myung-Whun Chung ad interpretare la Sinfonia n. 2 in re maggiore op.36 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra op. 98 di Johannes Brahms. Il 26 maggio torna il maestro Zubin Mehta, direttore onorario a vita del Maggio che dirigerà Zakir Hussein, musicista indiano tra i più celebri suonatori di tabla al mondo in un pezzo dello stesso Hussein, Peshkar, concerto per tabla e orchestra e l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia n.9 in do maggiore D944 La grande.

E se il 27 maggio sul podio salirà Salvatore Sciarrino con l’Orchestra Sinfonica Siciliana (con brani tratti dal repertorio di Franz Liszt e dello stesso Sciarrino), il 28 maggio tornerà il maestro Riccardo Muti per dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con il Coro della Radio Bavarese nella Missa defunctorum per soli, coro e orchestra di Giovanni Paisiello.

Ancora due concerti per il Maestro Mehta il 30 maggio e il 2 giugno che lo vedono impegnato rispettivamente nel Salmo 23 per coro e orchestra op.14, in Geheimnis per coro e orchestra d’archi di Alexander Zemlinsky e nel concerto n. 5 in la maggiore per violino K.219 Turkish di Wolfgang Amadeus Mozart nella prima data e con Daniel Barenboim al pianoforte nell’Intégrales di Edgar Varèse, nel Concerto n.3 per pianoforte e orchestra in do minore op.37 di Ludwig van Beethoven e nella Shéhérazade op. 35 di Nicolaj Rimskij-Korsakov nella seconda data.

Il 20 giugno appuntamento con Michael Boder, che guiderà l’Orchestra ne Dai calchi di Sabbiuno di Fabio Vacchi e nella Sinfonia n.4 in mi bemolle maggiore Romantica – Prima versione di Anton Bruckner.

Il 25 giugno spazio all’Orchestra della Toscana con Ort Attack – Emozioni in musica che eseguirà Concerto in sol minore per violoncelli e archi RV 531 di Antonio Vivaldi, Adios nonino e Esqualo per violoncello e archi di Astor Piazzolla, medley di musiche da film di Ennio Morricone e Jhon Williams e Violoncelles, vibrez! Per due violoncelli e archi di Giovanni Sollima.

Chiude il calendario sinfonico del Festival il 26 giugno un’altra star del podio, Daniele Gatti, con la Sinfonia n.3 H 186 Liturgique di Arthur Honagger e Aleksandr Nevskij op.78 cantata per mezzosoprano, coro e orchestra dalla musica per il film di Ejzenstein di Sergej Prokof’ev.

Per la danza, il 4 maggio il Centro di produzione Virgilio Sieni inaugurerà la Stagione Estiva della Palazzina dell’Indiano e il 7 maggio andrà in scena, alla Stazione Leopolda, nell’ambito di Fabbrica Europa, lo spettacolo Excelsior, del performer Salvo Lombardo, Tuttavia l’evento più atteso è lo spettacolo della Martha Graham Dance Company che l’11, 12 e 13 giugno porterà al Teatro Della Pergola uno spettacolo che è un medley di celebri brani e unisce l’estro e la forza della grande e indimenticata coreografa statunitense.

Lo spazio alla musica contemporanea verrà dato, oltre che nel cartellone delle opere e nei porgrammi dei concerti sonfonici, anche con i concerti organizzati  in collaborazione con le istituzioni musicali fiorentine  dedicate, a partire da quello con Tempo Reale/Maggio Elettrico I Germania, l’11 maggio e il 12 con Tempo Reale/Maggio Elettrico II Chiari. Il 21 maggio spazio al concerto del ContempoArtEnsamble mentre il 5 giugno, a un anno dalla scomparsa del compositore Daniele Lombardi, il pianista Giancarlo Cardini gli dedicherà una serata. Il 6 giugno si celebrano invece i 40 anni del G.A.M.O.  e i 70 anni di Roberto Fabbricianti con un concerto del GamoEnsamble e infine l’8 giugno, a Villa Romana, si terrà la serata del FontanaMIX Ensamble intitolata White man sleeps.

Quasi tutti questi concerti saranno eseguiti nella Sala Orchestra, che sarà sede anche di quelli per fortepiano, organizzati in collaborazione con l’Accademia Bartolomeo Cristofori – il 17 maggio si esibirà Anthony Romaniuk, il 19 Bart von Oort, il 24 Jin Ju, il 31 Ludovica Vincenti, il 4 giugno Maurizio Baglini, il 10 giugno Francesco Libetta e infine il 14 Jin Ju – e ai recital (3 maggio Nikola Pajanovic al violino e Tea Andrijic al pianoforte, il 3 giugno, con il mezzosoprano Monica Bacelli e Marino Moretti al pianoforte, 7 giugno con Grigory Sokolov).

Diversi gli appuntamenti con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino e, rimanendo nella parte di programma dedicata alla musica contemporanea, quattro giorni intensi con i Dallapiccola Days, organizzati in collaborazione con il Conservatorio di Musica «Luigi Cherubini» e il Centro Studi Luigi Dallapiccola, che daranno spazio a Luigi Dallapiccola e ad alcuni dei maggiori compositori del Novecento fiorentino.

Il 24 giugno, festa del santo patrono di Firenze, torna il consueto appuntamento in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore: il Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Lorenzo Fratini e Michele Manganelli, si esibirà nella Messa di San Giovanni all’interno della cattedrale fiorentina, in occasione della liturgia.

E ancora letture, incontri, dibattiti, guide all’ascolto, mostre e concerti speciali, come la Festa della Musica, in programma il 20 maggio al Teatro del Maggio, il concerto dell’Orchestra da Camera Fiorentina al Cenacolo di Santa Croce il 26 e il 27 maggio e il concerto della Filarmonica di Firenze Gioachino Rossini il 16 giugno al Teatro del Maggio.

Non solo a Firenze ma anche in giro per la Toscana: Pisa, Livorno e Lucca, «una feconda rete « come l’ha definita Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana.