Cultura & Società

Manutenzione e utilizzo del condizionatore: consigli e suggerimenti

Per sapere come sfruttare al meglio un impianto di climatizzazione abbiamo chiesto consiglio agli esperti di Assistenzacondizionatorimilano.net, specialisti di riparazione condizionatori Milano.

Le porte aperte

Un errore che si commette di frequente quando si usa un condizionatore è quello di uscire dal locale in cui ci si trova e lasciare aperte le bocchette. I condizionatori da finestra, per esempio, sono progettati e realizzati per funzionare in locali di dimensioni specifiche: il che vuol dire che le porte devono essere chiuse. È chiaro che se quando il condizionatore è in funzione si lascia aperta la porta, nel locale entra aria calda, mentre se ne va l’aria fresca. Infatti, in una situazione del genere l’impianto prova a rinfrescare tanto l’aria interna quanto l’aria esterna. Di conseguenza, se si vuol essere certi di massimizzare il livello di efficienza del condizionatore è fondamentale tenere le porte chiuse in tutti gli ambienti in cui c’è un condizionatore da finestra: così, tra l’altro, ci vorrà meno tempo per rinfrescare l’aria.

Come agire con un impianto canalizzato

Nel caso in cui l’impianto di aria condizionata installato in casa sia di tipo canalizzato, in ogni camera ci sono delle bocchette. Ecco, quindi, che quando sono aperte tutte le bocchette è inevitabile che l’unità centrale provi a raffrescare tutti gli ambienti. Maggiore è la quantità di spazio che occorre rinfrescare e più tempo di vuole per raggiungere l’obiettivo; e se il condizionatore deve rimanere in funzione per molto tempo, si verificano degli sprechi di corrente elettrica. Il consiglio pertanto è di chiudere le bocchette, così da avere meno stanze da refrigerare e consumare meno corrente.

Attenzione ai filtri

Anche quando gli ambienti di casa sono estremamente puliti, per aria galleggiano comunque delle particelle di polvere che finiscono per essere risucchiate all’interno dell’impianto nel momento in cui è in funzione. I condizionatori sono muniti di filtri specifici proprio per evitare che tali particelle diano origine a problemi. In mancanza di una pulizia adeguata dei filtri, il condizionatore non può essere mantenuto in perfetta efficienza. Il problema principale che scaturisce dalle particelle riguarda il fatto che esse ostacolano il flusso di aria, e ciò porta il condizionatore a un maggiore consumo. Per effetto di un filtro non pulito, la bolletta può crescere fino al 15%. Nello specifico, chi è abituato a tenere l’impianto acceso tutti i giorni e tutto il giorno dovrebbe pulire il filtro almeno una volta ogni quattro settimane. Quando la frequenza di utilizzo è inferiore, invece, ci si può accontentare di una volta ogni tre mesi.

La pulizia del condizionatore

Il condizionatore, inoltre, deve essere pulito anche fra una stagione e l’altra. A ogni inizio di stagione sarebbe auspicabile mostrare l’impianto a un tecnico che si possa occupare della sua pulizia. Il fatto è che il continuo passaggio dal freddo al caldo e dal caldo al freddo determina la formazione di condensa nel condizionatore: un problema che riguarda soprattutto i modelli da finestra. Nella maggior parte dei casi la condensa viene scaricata; tuttavia qualora essa si dovesse accumulare si potrebbero riscontrare problemi dovuti a muffe o batteri: il che non è certo una situazione desiderabile, visto che gli impianti soffiano l’aria nei locali interni. Una corretta manutenzione periodica serve da un lato a far durare l’impianto più a lungo e dall’altro lato a tenerlo sempre efficiente, affinché i suoi consumi di energia siano i migliori possibili. Conviene, poi, aiutare il lavoro svolto dai condizionatori, per esempio eliminando gli infissi più datati e installando al loro posto delle finestre con vetri doppi.