Cultura & Società

Massa Marittima, il Borgo fa cappotto e si aggiudica anche il Balestro di agosto

La disfida tra i 24 balestrieri dei tre rioni in cui è divisa Massa Marittima, è stata vinta da Roberto Masserizi la cui freccia è stata scagliata a metà della competizione, quando il corniolo era già stato bersaglio di molti altri contendenti. Tra i 24 balestrieri, infatti, solo uno non ha centrato il piccolo bersaglio collocato a ben 36 metri di distanza dalla postazione di lancio. Il Borgo, che ha fatto cappotto avendo vinto anche l’edizione di maggio, ha così raggiunto il terziere di Cittanuova a quota 42 vittorie. Indietro resta Cittavecchia.

La rievocazione storica, che richiama nella storica piazza del Duomo della perla medievale della Maremma un gran numero di turisti oltre che di massetani, è una delle più importanti manifestazioni estive in Toscana. Si tratta di una sfida organizzata dalla Società dei tre Terzieri in cui è divisa Massa Marittima: Borgo, Cittanuova e Cittavecchia, arrivata ormai alla soglia delle 120 edizioni.

Come ogni Balestro anche in questa occasione la gara è stata dedicata a un tema. Questa volta la dedica era al Grosso Massetano, la moneta d’argento che Massa coniò dal 1317 al 1318 di cui quest’anno si celebrano i settecento anni. Una ricorrenza molto importante per questa città dalla storia millenaria legata allo sfruttamento delle miniere delle Colline Metallifere, che ha visto nel corso dell’anno il susseguirsi di molti eventi e iniziative. Uno di questi è la mostra «Monete e zecche nella Toscana del Trecento» allestita presso il Museo di San Pietro all’Orto aperta fino al 31 dicembre, che raccoglie tutti gli esemplari ancora esistenti del Grosso, ma anche tutte le principali monete circolanti in Toscana tra Duecento e Trecento.

Anche la tradizione del tiro con la balestra ha un illustre passato a Massa Marittima. Esistono infatti testimonianze documentarie attestanti che questa pratica era già in uso nel corso del quindicesimo secolo. Questa tradizione viene ripresa nel Balestro del Girifalco, che si svolge due volte nel corso dell’anno, l’ultima domenica di maggio e il 14 agosto, a cui prendono parte alla gara di tiro 24 balestrieri, otto per ciascuno dei Terzieri. Al vincitore va il Palio dipinto da un artista di fama. Per questa edizione era stato scelto l’artista romano Simone Piccioni con al suo attivo importanti mostre personali in tutta Italia.

Il «drappellone», come anche a Massa viene chiamato il palio, era stato svelato al pubblico e ai Terzieri la mattina del 13 agosto nel Palazzo dell’Abbondanza alla presenza dell’artista, del sindaco di Massa Marittima Michele Giuntini e il rettore della Società dei terzieri Ivo Martellini. Sempre domenica scorsa, alle 18, nelle vie del centro si era snodato il Corteo storico composto da oltre 200 figuranti in costumi medievali, con l’esibizione degli sbandieratori e l’estrazione dell’ordine di tiro dei balestrieri.

A seguire le tradizionali cene sociali nei terzieri. Infine, la sera della vigilia di Ferragosto, l’ultima sfilata per le vie del centro storico, a partire dalla casa natale di San Bernardino, e la disfida in piazza del Duomo preceduta dal corteo, dall’esibizione degli sbandieratori e dalla benedizione impartita dal vescovo di Massa Marittima-Piombino, monsignor Carlo Ciattini. Dopo di che, intorno ai balestrieri l’attesa, il tifo e le emozioni dei contradaioli e del pubblico sulle tribune. Grande abilità, mano ferma e una buona dose di fortuna sono elementi irrinunciabili per ogni tiratore che nel giro di un paio di minuti deve essere pronto a scoccare con estrema precisione la propria freccia, detta anche veretta, verso il corniolo, il bersaglio, che ha un diametro di 13 centimetri. Le frecce vengono scagliate mediante la balestra antica all’italiana, riproduzione di quelle usate nel Quattrocento. Il centro di questo bersaglio, chiamato tasso (un cerchio del diametro di 3 centimetri) è posto, come detto, a 36 metri di distanza dalla postazione di tiro fissa sulla quale i balestrieri si alternano. Vince il balestriere la cui freccia si conficca più vicina al centro del corniolo. In premio riceve una speciale collana, mentre al suo Terziere viene assegnato il palio. A seguire i festeggiamenti dei contraddirli del Terziere vincitore che anche in questa circostanza sono andati avanti fino a notte fonda.