Cultura & Società

Mostre, a Poggio a Caiano apre la «Stanza del Novecento»

Un evento che prelude alla mostra dell’anno prossimo, realizzata nel Museo in occasione dei 50 anni dalla morte di Soffici, dal titolo Giornate di Paesaggio, in cui saranno esposte cinquanta opere dell’artista sul tema del paesaggio.

La Stanza del Novecento, a cura di Luigi Cavallo e Luigi Corsetti, realizzata con il sostegno del Credito Cooperativo Area Pratese, è la prima di una serie di mostre che sotto lo stesso titolo presenteranno ogni anno opere di artisti del Novecento italiano, collegati più o meno direttamente alla figura di Soffici, agli apprezzamenti critici, agli incontri, ai riscontri in aree diverse del nostro Paese. In questa prima sintetica rassegna sono esposte le opere, una per ogni artista, di Felice Carena, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Tullio Garbari, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Ottone Rosai, Gino Severini, Mario Sironi, Armando Spadini e Lorenzo Viani.

In mostra Giuditta e Oloferne (1935) di Felice Carena, Case sul lago (1927) di Carlo Carrà, Bozzetto per natura morta con l’uva (1931) di Felice Casorati, Cavallo (1938-1939) di Giorgio De Chirico, Composizione mitologica (1930) di Tullio Garbati, Cortile di Via Fondazza (1954) di Giorgio Morandi, Ritratto maschile (1941) di Filippo de Pisis, Le casacce (1922) di Ottone Rosai, La fillette au lapin (1922) di Gino Severini, Ritratto dello scultore Giacomo Manzù (1940) di Mario Sironi, Studio di tacchini (1918) di Armando Spadini e Ritratto del filosofo Brissimisakis (1917) di Lorenzo Viani.

Si tratta di artisti che, come scrive Luigi Cavallo nella presentazione, «… non hanno messo sigilli nei loro anni, ma hanno cercato di proiettare quanto concepito nelle stagioni future, con un ordine che è davvero un richiamo e non un ritorno, proiezione in avanti di modo che i loro insegnamenti, provati con immagini, sperimentati fino al fondo dell’anima, tra dubitazioni, difficoltà umane e di linguaggio, potessero provocare nelle generazioni a venire una competizione più che altro di contenuto filosofico e di intima sostanza espressiva, spirituale, senza dimenticare quale sia il territorio in cui sono nati la storia e l’umanità che hanno segnato il destino italiano».

Quanto sia feconda la pittura e la scultura del Novecento italiano, rapportata senza pregiudizi con quella europea, è evidenza che non può confondersi con una competizione di area: le espressioni di Sironi e de Chirico, di Severini e Morandi coinvolgono un mondo che si è conquistato un capitolo eletto nella storia dell’arte. Casorati e de Pisis sembrano poli opposti di razionalità e improvviso lirico e suonano come toni ai due estremi della grande tastiera dell’arte. Spadini, che fu sodale di Soffici e mise a partito una eccellente versione italiana delle luci impressioniste, concorre con Carrà a istruire una solida presenza del vero naturale nel vero umano. Garbari e Rosai, differenti visioni, diverse aree culturali, furono però riuniti da Soffici in una indicazione quanto mai precoce, dati come prossimi, sicuri talenti («La peinture italienne d’aujourd’hui», La Vraie Italie, Firenze, maggio 1920). Il turbolento Viani è agli antipodi certo di Carena, l’uno nutrito all’inizio da istinti anarchici, l’altro ispirato dall’umanitarismo socialista; poi ciascuno ha lavorato nella propria accademia con risultati che possiamo apprezzare meglio messi a fuoco da una prospettiva distante.

INFORMAZIONI

Ente organizzatore:    Assessorato alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano

Sede                            Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano

Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (Po)

Periodo                       9 novembre 2013 –  26 gennaio 2014

Inaugurazione             9 novembre 2013, ore 17.00

Orari                           da venerdì a domenica ore 10.00 – 13.00/14.00 – 18.00

Ingresso                      biglietto unico 3,00 euro

Servizio informazioni e prenotazioni visite guidate

Ufficio Turistico  tel. 055- 8701287-80-81

info@museoardengosoffici.it

Sito internet                www.museoardengosoffici.it