Cultura & Società

Musei diocesani: oltre un milione di visitatori nel 2016

La presenza capillare dei musei diocesani garantisce un servizio qualificato a un pubblico sempre più differenziato: turisti, gruppi scolastici e parrocchiali, esperti. Eppure, nonostante i buoni risultati, i musei non sono economicamente autosufficienti soltanto con la bigliettazione: «La sostenibilità del museo passa attraverso i progetti di didattica, le interazioni con le altre realtà del territorio, il rapporto con la Pubblica amministrazione. Inoltre – spiega don Pennasso – è possibile chiedere di accedere ai fondi 8xmille che sono un’entrata stabile su cui si può contare ogni anno per laboratori, lavori di restauro e altro».

Don Pennasso, che domani presenterà i risultati di un questionario inviato ai 169 musei che hanno richiesto il contributo della Cei durante il convegno «Musei ecclesiastici: quale identità?» in programma alla Pontificia Università Gregoriana, si augura che i musei diocesani diventino «sempre più un servizio di prossimità»: «Chi viene dal resto del mondo, ad esempio, potrebbe iniziare a conoscere la nostra storia e la nostra cultura proprio lì. È il nostro biglietto da visita».