Cultura & Società

Museo delle Statue Stele a Pontremoli, ecco il nuovo allestimento firmato Canali

Alla presentazione erano presenti molti dei soggetti che hanno reso possibile la realizzazione del progetto di ampliamento e restauro del museo, attraverso un lungo e complesso lavoro di sinergie finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Massa e Carrara. 

C’erano Lucia Baracchini, Sindaco di Pontremoli, alcuni rappresentanti della Provincia di Massa-Carrara, Sara Nocentini, Assessore alla cultura e al turismo della Regione Toscana, Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni archeologici della Toscana, Emanuela Paribeni, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Angelo Ghiretti, direttore del museo Statue Stele Lunigianesi e tanti tra amministratori, addetti ai lavori e appassionati. L’allestimento, caratterizzato dal raddoppiamento della superficie visitabile disposta su due livelli e da un numero maggiore di statue stele esposte, porta la firma prestigiosa di Guido Canali (Parma, 1935) architetto di fama internazionale che nella sua brillante carriera si è dedicato anche al restauro di importantissimi edifici storici, come la Galleria Nazionale di Parma, Santa Maria della Scala di Siena e il Museo del Duomo di Milano.«Quella del museo delle statue stele – spiega Canali – è stata un’avventura molto piacevole. È stata l’occasione per dare una nuova disposizione ai reperti, considerevolmente aumentati rispetto allo storico allestimento pensato nel 1975 da Ambrosi, ma anche un’opportunità per svelare e far conoscere luoghi del castello prima totalmente inacessibili, perché utilizzati come depositi». Uno degli ambienti più suggestivi del rinnovato museo, in particolare, è il piano terreno, completamente recuperato e caratterizzato da un’ampia manica medievale rimasta intatta nei secoli, in cui sono state disposte la maggior parte delle stele del gruppo A e B, ovvero quelle più antiche. «In questi luoghi – ha sottolineato Canali – il popolo delle stele ha trovato un fascino maggiore».Al primo piano, invece, sono ospitate le stele più recenti (quelle cioè classificate come gruppo C) oltre al materiale multimediale, ai video e a sale di approfondimento dedicate ai luoghi dei ritrovamenti delle statue stele in Lunigiana. Un’ulteriore importante specificità dell’allestimento che, da ora in poi, caratterizzerà il museo è il fatto di aver abbattuto le barriere architettoniche e culturali all’interno del percorso espositivo tramite il progetto transfrontaliero Accessit. Due ascensori interni, infatti, collegheranno i diversi piani del museo mentre un percorso multimediale e sensoriale renderà la visita fruibile per tutti.Inoltre, ha ricordato il Sindaco Baracchini, sono partiti recentemente i lavori che collegheranno una parte della città al Piagnaro attraverso un ascensore esterno, trasformando così il museo in un luogo interamente accessibile. Insomma, con questa rinnovata realtà, il Museo delle Statue Stele punta a dare ulteriore stimolo alla ricerca legata alle Stele (di cui ancora si conosce poco dal punto di vista della  funzione e del significato) e si candida a diventare punto di riferimento fondamentale per un percorso megalitico in Lunigiana. L’apertura al pubblico del museo è prevista per metà giugno, con una grande festa che coinvolgerò l’intera cittadinanza.