Cultura & Società

Napoli in 3 giorni: cosa visitare a costo zero

Esploriamo i quartieri di Napoli più interessanti, come suggerito dal sito storienapoli.it.

 

Giorno 1: Centro Storico

Spaccanapoli e i Decumani

Le arterie di Napoli, l’anima della Polis rimasta nella stessa forma progettata dai Greci tremila anni fa. In realtà il soprannome “Spaccanapoli” è dato solo al decumano inferiore, che è quello più vivo, di giorno e di notte. La movida si concentra nella monumentale Piazza San Domenico, costruita 600 anni fa e caratterizzata da tanti piccoli bar sul lato inferiore della piazza, e a Piazza del Gesù Nuovo, che ospita la chiesa omonima, una delle più belle di Napoli, e la tomba di Giuseppe Moscati, il medico santo venerato in tutta Italia.

Pochi metri più avanti c’è la medievale Chiesa di Santa Chiara, ricostruita dopo la guerra.

San Gregorio Armeno

La via dei presepi. È la strada di collegamento fra i due decumani ed è uno dei luoghi più suggestivi e belli della città.

Via Duomo

La strada che collega la zona portuale di Napoli all’orto botanico di via Foria. È presente il Duomo di San Gennaro, la chiesa più importante della città e custode gelosa del “Tesoro di Napoli”, l’immenso patrimonio di stampo orefice che appartiene alla città di Napoli (si dice sia maggiore di quello della regina Elisabetta II!)

Piazza Bellini

Sede della movida notturna napoletana, la piazza è pienissima di bar tipici, è collegata con Portalba, un’enorme struttura architettonica che stravolse la cinta muraria della città sotto gli Angiò.

Al centro della piazza sono presenti degli scavi a cielo aperto risalenti all’epoca romana

Via Toledo

La strada dello shopping del centro storico, a ridosso dei Quartieri Spagnoli e della Riviera di Chiaia. È lunga 3 chilometri e collega numerosi quartieri di Napoli: c’è la funicolare, per giungere sulla zona collinare della città in pochi minuti, e la famosissima fermata della metrpolitana premiata come “la più bella del mondo”.

Attenzione: guai a chiamarla “Via Roma”! Napoli è una delle poche città d’Italia a non avere una strada con il nome della capitale: i napoletani ne vanno fieri, sottolineando le origini spagnole della strada che fu creata dallo spagnolo don Pedro di Toledo.

Non perdiamoci una passeggiata nella bellissima Galleria Umberto, gemella di quella milanese!

Il consiglio culinario del Centro Storico è quasi scontato: la Pizza a Portafoglio (una pizza mignon da mangiare per strada) o il Cuoppo Napoletano (un cono pieno di fritture), signori dello street food. Per poco più di un euro è garantita la felicità.

Giorno 2: In riva al mare

Piazza del Plebiscito

Partiamo dalla piazza più famosa di Napoli per avviarci verso una visione paradisiaca: la Riviera di Chiaia e il lungomare di Napoli.

Riviera di Chiaia e Villa Comunale

Quando fu costruito il lungomare nel XIX secolo, fu soprannominato “il Rione della Bellezza”. Basta fare due passi per capire la ragione.

Il lungomare di Napoli, che si estende da Capo Posillipo a Mergellina, è una meraviglia da vivere, fra la brezza marina che addolcisce le sere d’estate e le mattinate assolate che, d’inverno, danno vaghi ricordi di primavera.

Il nome del quartiere è “Chiaia” che deriva dallo spagnolo “Playa”, la spiaggia.

Meglio evitare di andare nel weekend, essendo una zona che tende a diventare sovraffollata: potreste non godervi la bellezza della passeggiata in riva al mare.

Castel dell’Ovo

Uno dei simboli più famosi di Napoli. Un castello posizionato nel bel mezzo del mare, sull’isolotto di Megaride. È il più antico castello della città e prese questo nome perché, quando l’isola era occupata da una villa romana, il poeta Virgilio seppellì un uovo proprio lì.

L’oggetto fu maledetto: se qualcuno avesse rubato o rotto l’uovo, Napoli sarebbe andata in rovina.

Sono passati ormai tre millenni da quell’evento leggendario, ma -vero o falso che sia- i napoletani difenderanno sempre quell’uovo mitologico sotto il castello.

E noi, osservando i tramonti spettacolari dalle terrazze sul mare, potremmo dire che Virgilio non poteva scegliere posto migliore per stabilirsi!

Posillipo e il Parco Virgiliano

Un altro luogo imperdibile è il Parco Virgiliano, che è raggiungibile preferibilmente con taxi o mezzi privati: risalendo tutta Via Posillipo e incantandosi con la lunghissima passeggiata Marina, si arriva in uno dei parchi pubblici più interessanti della città: si trova sul punto finale del promontorio di Posillipo e si può godere del panorama del golfo di Pozzuoli, con l’isola di Nisida, e del panorama classico con il golfo. Incantevole.

Mangiare in riva al mare può non rivelarsi una buona idea, specialmente se si è in un viaggio a budget estremamente basso, mentre Posillipo non è un quartiere commerciale e non sono presenti luoghi di ristoro.

Nel quartiere Chiaia c’è la caratteristica Via Bausan, “la strada dei sapori”, nata. Una curiosità: nella strada accanto, Via dell’Ascensione nacquero i De Filippo, la famiglia di attori teatrali più famosa di Napoli. E Mary Shelley, un secolo prima, scrisse che nella stessa strada nacque il Dottor Frankenstein.

Giorno 3: in collina

Napoli è una città collinare e non si può lasciare la città senza dare un’occhiata ai quartieri più moderni.

Via Scarlatti e le strade dello shopping (con deviazione a San Martino)

Dai palazzi del centro storico all’atmosfera ottocentesca di via Scarlatti e via Luca Giordano: il Vomero regala un diverso punto di vista di Napoli, fra vetrine scintillanti, strade larghe e ordinate e panorami straordinari. Da non perdere la Floridiana, una bellissima villa con giardino e San Martino, uno dei luoghi panoramici più suggestivi di Napoli, con un piazzale e il Castel Sant’Elmo, il punto panoramico più alto della città.

Qui la parola d’ordine è panini: il quartiere è l’impero delle paninoteche gourmet e dei locali in cui uscire di sera.

Il Parco di Capodimonte

Muoviamoci in zona Capodimonte, un’altra delle colline della città: qui c’è un immenso bosco nel quale potrete divertirvi e passeggiare in bicicletta. Un angolo regale di paradiso.

I tre giorni sono volati e, senza un euro, ci siamo riempiti di meraviglie (e di delizie) semplicemente passeggiando fra alcune delle strade più rappresentative di Napoli: ci mancano però all’appello luoghi straordinari come il Museo Nazionale, il Maschio Angioino, la Pinacoteca di Capodimonte, che è la più grande d’Italia, senza dimenticare le esperienze di Napoli Sotterranea e Galleria Borbonica, giusto per fare alcuni esempi. E allora, una volta fatta la prima esperienza in città, la promessa è quella di tornare il prima possibile per godere di tutte le bellezze di Napoli.