Cultura & Società

Nascita show sul Duomo di Firenze: due falchi spiati dalle webcam

In tempi di reality show sempre più spinti e guardoni, può accadere anche di assistere a una nascita in diretta, quella di quattro ‘pulli’, piccoli di falco pellegrino. Li spierà una webcam posizionata a pochi centimetri dalla loro tana. Il vojeurismo può giustificarsi dalla location spettacolare scelta dai genitori, che sono stati chiamati Giotto e Monna Tessa: una buca pontaia sulla cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze.

La storia comincia nel 2006, quando le maestranze dell’Opera del Duomo scoprono, durante il monitoraggio annuale delle superfici dei monumenti, una piccola buca scelta come nido da una coppia di falchi. Dalla scoperta del nido è poi partito il progetto promosso dall’Opera, dalla Provincia, dai vigili del fuoco e dall’associazione Ornis Italica per spiare gli uccelli dalla covata delle uova alla nascita dei piccoli e alle prime lezioni di volo.

La telecamera, è stato spiegato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia Matteo Renzi, l’assessore provinciale Pietro Roselli, la presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Anna Mitrano e il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Romano, è grande come un mandarino ed è mimetizzata con il muro dove è appoggiata, così da non disturbare la coppia. Le immagini, aggiornate ogni tre secondi, sono visibili sui siti www.florence.tv, www.provincia.fi.it, e www.birdcam.it.

La buca pontaia scelta dagli animali è sul lato nord ovest del Duomo, a oltre 50 metri d’altezza. Al momento sono state deposte quattro uova e la schiusa è prevista per metà aprile.

Lo speciale reality, oltre a offrire uno spettacolo emozionante per curiosi o appassionati, servirà soprattutto a studiare l’alimentazione della coppia e divulgare informazioni relative alla salvaguardia di una specie ancora minacciata. Questi rapaci sono cacciatori rapidissimi (sono tra le creature più veloci del pianeta) che si cibano soprattutto di piccioni e storni, erano a rischio estinzione tra gli anni ’50 e ’70 a causa del massiccio uso del DDt in agricoltura. Messo al bando il pesticida, la specie si è resa protagonista di una spettacolare crescita demografica.

A Firenze sono stati avvistati fin dal 1993 e qualche anno fa una coppia, impossibile dire se si trattava proprio di Giotto e Monna Tessa, nidificò sulla Torre di Arnolfo a Palazzo Vecchio. Animali sì, ma di buon gusto. (Ansa)