Cultura & Società

Nuovo libro di Alessandro Bencini: “Così i racconti per i miei figli sono diventati una raccolta”

Dopo tre raccolte di Poesie, Bencini, da sempre vicino al mondo della comunicazione, si confronta con la narrativa per i più piccoli creando personaggi brillanti e imprevedibili, protagonisti di avventure in cui emergono i temi che gli sono da sempre cari: l’importanza della memoria, il valore della diversità, l’amicizia, la solidarietà. Le illustrazioni sono di Marta Tarchi una talentuosa giovane disegnatrice montevarchina che ha interpretato in maniera del tutto personale e originale il testo di Bencini. Il libro è distribuito in tutte le librerie ed è acquistabile anche online sul sito della Casa Editrice (giovaneholden.it) e sui principali portali online (Feltrinelli, Il Libraccio, IBS).

Da dove nasce l’idea di questo testo?

“Dalle sere passate con i miei due figli. Dalle loro richieste e sollecitazioni. E’ l’aspetto che mi piace di più di questa nuova avventura. A volte capita che certi percorsi si sviluppino spontaneamente. Si parte scrivendo per gioco e poi ti trovi tra le mani qualcosa che secondo te vale la pena di condividere anche con altri. È andata proprio così. Ho iniziato a scrivere storie e filastrocche per le sere di Anna e Pietro. Il loro entusiasmo mi ha convinto ad andare avanti. Storia dopo storia, avventura dopo avventura, si è composto questo testo che ha visto la luce grazie alla professionalità e competenza di una piccola e brillante casa editrice, la Giovane Holden”.

Un progetto quindi che nasce veramente difronte al camino di casa?

“Proprio così. Questa è la parte più bella di questa avventura che è nata e maturata all’interno delle relazioni familiari. Lo reputo un bel regalo da parte dei miei figli. Il loro desiderio di scoprire e di crescere è stato quel valore aggiunto che ha permesso a questo testo di nascere”.

C’è un racconto o una filastrocca a cui sei particolarmente legato?

“Una storia memorabile è il racconto che apre la raccolta. Le vicende di cui parlo sono realmente accadute in un periodo storico difficile per la nostra Italia. La violenza degli occupanti tedeschi in fuga si riversò sulla gente delle campagne spesso ignara di tutto quello che accadeva intorno. Mio Nonno, mezzadro vicino a Firenze, vide la propria casa occupata e la sua vita appesa ad un filo. Raccontarla ai miei figli e pubblicarla in questo libro lo considero un travaso di memoria per non dimenticare quello che la nostra terra ha vissuto e restare vigili difronte a pericolose derive. Da qui anche la scelta della citazione di Don Milani che apre e identifica il mio libro”.

Dalla Poesia alla Narrativa per ragazzi?

“Un passaggio sicuramente non facile. Soprattutto perché hai a che fare con i più piccoli. È infatti inevitabile sentire crescere la responsabilità quando scrivi per i giovani lettori che sono come fogli bianchi in attesa di essere riempiti di contenuti, sogni e aspirazioni. Di questo te ne accorgi soprattutto quando leggi ad alta voce le storie: ti osservano con attenzione, a volte si perdono tra mille pensieri e poi atterrano nuovamente guardandoti con gratitudine per il viaggio appena compiuto. Questa è la più grande ricompensa per chi racconta. Non ho mai abbandonato la Poesia: resta per me il linguaggio che sento più vicino. È quel luogo protetto in cui mi rifugio tutte le volte che vorrei ma non sono in grado di dare una spiegazione alle cose che accadono. È un dialogo intimo con il mondo. In futuro vorrei tronare a pubblicare altre raccolte. Sono in cammino, prima o poi spero proprio di arrivare. Vedremo”.

Cosa ti aspetti da questa pubblicazione?

“Per il momento vorrei aiutare questa raccolta a crescere, cercando di farla conoscere. Non sarà facile soprattutto se pensiamo al momento che stiamo vivendo. Non so se sarà possibile, almeno nell’immediato, presentarla nelle modalità tradizionali. Ci faremo venire in mente qualcosa. Mi piacerebbe leggere i racconti e le filastrocche ad alta voce recuperando la bellissima esperienza che la Regione Toscana e il gruppo del Prof. Federico Batini stavano portando avanti in alcune scuole prima che l’anno fosse interrotto. Un bel modo comunitario di condividere idee e passioni”.

Sembra di capire che questo sia un testo per i più piccoli ma che aspira ad attrarre anche i più grandi.

“Io lo spero. Non nego di essere un appassionato lettore di narrativa per ragazzi. Mi capita spesso di andare in libreria, di comprare un libro per i miei figli e di leggermelo prima di loro. La narrativa per i più piccoli parla e provoca anche gli adulti, perché nessuno può dire di aver concluso il proprio processo di crescita. Le sfide sono sempre quelle. Narrare di mondi e luoghi solo apparentemente lontani aiuta tutti ad entrare in contatto con la realtà. Questo testo aspira a questo orizzonte. Spero di esserci riuscito”.

E poi le Illustrazioni di Marta Tarchi?

 “Marta è giovane e molto talentuosa. Si è gettata anima e corpo in questo progetto e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una narrazione visiva tutta personale che ha contribuito a dare vita e forma ai personaggio dei racconti e delle filastrocche. Mi auguro possa essere l’inizio di una lunga collaborazione”.

Dove possiamo trovare il libro?

“Mi auguro prima di tutto di aver suscitato interesse verso questa pubblicazione. Si scrive infatti per entrare in contatto con gli altri. Chi desidera acquistare il testo, può riceverlo a casa propria attraverso il sito della Giovane Holden (www.giovaneholden.it), le principali librerie online (Feltrinelli, Il libraccio, IBIS) oppure chiederlo in libreria. Io resto comunque a disposizione per chi volesse entrare in contatto con me attraverso le mie pagine social”.