Cultura & Società

Nuovo look per parco etrusco di Populonia

Autentico museo all’aperto, luccicante di scorie ferrose che testimoniano l’imponenza di una città industriale etrusca, il Parco archeologico di Baratti e Populonia si presenta oggi con un volto nuovo. La nuova veste (servizi al pubblico, la visibilità di nuovi scavi e percorsi rinnovati) è stata presentata ufficialmente in una cerimonia commossa che si è svolta nel ricordo di Riccardo Francovich, il sessantunenne archeologo fiorentino morto venerdì 30 marzo dopo una caduta in un dirupo, principale ispiratore del parco della Val di Cornia. Francovich sarebbe dovuto essere presente, stamane, alla festa per il parco e in suo onore è stato osservato un minuto di silenzio.

“L’intero progetto del nostro parco – ha detto il direttore della società Parchi Val di Cornia Massimo Zucconi con la voce rotta dal pianto – è frutto di una sua intuizione. Riccardo Francovich era un archeologo, ma riteneva che l’archeologia non fosse da relegare in un museo. Era convinto che l’archeologia è l’interpretazione, sempre vitale, della storia degli uomini”. Erano presenti alla cerimonia il sindaco di Piombino Gianni Anselmi e il sottosegretario ai Beni culturali Andrea Marcucci.

Il nuovo volto del parco è il risultato di un lavoro di ricerca che ha visto la collaborazione tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana), il Comune di Piombino, una equipe di Università (Siena, Pisa, Roma, Firenze, Venezia,) e la società Parchi Val di Cornia.

Unico centro etrusco ad affacciarsi direttamente sul mare, Populonia dovette la sua fortuna soprattutto allo sfruttamento delle miniere di ferro elbane. Il materiale grezzo, trasportato alle pendici del colle su cui sorgeva l’antico abitato, era lavorato in altoforni per ricavarne lingotti di ferro puro. Il parco si estende su 80 ettari comprendendo le tombe a tumulo della grande necropoli etrusca di San Cerbone, le colline affacciate sul mare che conservano le tracce delle antiche cave e delle tombe scavate nella roccia, e, nella parte alta che domina il golfo, l’ acropoli della città antica e il borgo medievale di Populonia.

I lavori per il nuovo allestimento sono cominciati nel giugno 2005 e, nel corso di due anni, diversi cantieri hanno convissuto: oltre alla prosecuzione degli scavi archeologici, sono stati effettuati lavori per rendere fruibili i nuovi ritrovamenti, è stato progettato l’allestimento del parco con la realizzazione di pannelli didattici, sono stati avviati i lavori di restauro ed è stato creato nuovo Centro Visita, il tutto per un importo di 2,8 milioni di euro. Inoltre, da aprile 2007 sarà aperto al pubblico un primo nucleo dell’acropoli di Populonia, esteso per circa sette ettari, e sarà valorizzata anche l’area del Monastero di San Quirico, attraverso interventi di restauro conservativo e pannelli illustrativi. Una rete di percorsi attrezzati collegherà le tre zone, grazie all’adeguamento e alla messa in sicurezza di sentieri esistenti e all’apertura di nuovi, anche esterni al Parco, tra cui la strada antica detta la “Romanella”, per un totale di 20 chilometri. (Daniela Grondona – ANSA).