Cultura & Società

PREMIO VIAREGGIO, VINCONO TUENA, MAURI E BRE

Filippo Tuena per la narrativa, Silvia Bre per la poesia, Paolo Mauri per la saggistica sono i vincitori del 78/o Premio Letterario Viareggio-Repaci assegnato oggi nella città toscana di cui i nomi sono stati ufficializzati in una conferenza stampa. Li hanno scelti 10 giurati più la presidente Bettarini dopo che undici dimissionari (fra cui la segretaria letteraria) avevano lasciato lunedì in seguito al contrasto sorto sulle nomine dei nuovi membri in piena estate. La presidente Rosanna Bettarini ha sempre difeso la legittimità delle sue iniziative e anche nella riunione finale, come a ribadire il concetto, tra i giurati c’ era un’altra nuova giurata, nel caso specifico Gloria Manghetti, nominata sulla scia delle defezioni di lunedì. La giuria non ha ritenuto di assegnare il premio alla sezione opera prima. Stasera la proclamazione pubblica al teatro Eden con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti. Le opere che hanno vinto il premio Viareggio-Repaci sono Ultimo parallelo di Filippo Tuena (Rizzoli) per la sezione narrativa, Marmo di Silvia Bre (Einaudi) per la poesia e Buio di Paolo Mauri (Einaudi) per la sezione saggistica. Menzioni speciali per i lavori finalisti nella sezione opera prima degli autori Simona Baldanzi, Paolo Colagrande e Paolo Fallai.

Dopo settimane di polemiche, anche l’epilogo è stato “burrascoso”. In mattinata alcuni autori finalisti, che hanno raggiunto appositamente Viareggio, si sono lamentati con i promotori perché non sono stati avvertiti della mancata vittoria. “Perché venire fin qua se hanno vinto altri?”, dicono con delusione. “Esistono autori di serie A e altri di serie B, i primi si vede che sono stati avvertiti della situazione – ha detto Simona Baldanzi, 30 anni, scrittrice finalista nella sezione Opera Prima -. Mi avete fatto venire fino a Viareggio e poi scopro che la mia sezione non è stata neanche premiata”. Anche Stefano Agosti, finalista nella sezione Saggistica, ha saputo solo in treno che non era tra i vincitori. E tra i giurati della fronda c’é chi medita atti legali per la pubblicazione della corrispondenza della giuria finita su internet. (ANSA)