Cultura & Società

Pisa, Festival robotica: nel cartellone artistico anche i «robospettacoli»

Giacomo Puccini con le sue arie immortali e una straordinaria sorpresa resa possibile dalla tecnologia, la voce di Andrea Bocelli che da Pisa continuerà a incantare il mondo, la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini, l’opera-robotica Dr. Streben, con robot in scena, ma anche un’altra novità come il concerto sinfonico interattivo e in tempo reale «LoLa», con le orchestre divise fra Pisa e Trieste che, grazie a un collegamento internet superveloce, riescono a suonare insieme amalgamando gli strumenti, annullando ogni distanza.

Il Festival internazionale della robotica non propone soltanto eventi scientifici, ma anche un cartellone artistico di elevatissimo livello culturale, in cui arte (nel senso più ampio del termine) robotica e nuove tecnologie si fondono e si integrano, dando vita a proposte inedite e dal grande valore spettacolare. Quindi, amplia ancora i suoi confini, grazie a una proposta artistica a 360 gradi, il Festival internazionale della robotica, in programma da giovedì 27 settembre a mercoledì 3 ottobre, organizzato da Fondazione Arpa, con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, Centro di Ricerca «E.Piaggio» dell’Università di Pisa, Centro di Eccellenza Endocas dell’Università di Pisa, Irccs Fondazione Stella Maris, Camera di Commercio, e Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

Il restauro delle navi romane emerse a Pisa, affiancato da musica «romana» ricostruita su fonti iconografiche a cura di Ludi Scænici, il Trionfo della morte accompagnato dall’esecuzione del Totentanz, la restaurata chitarra di Giuseppe Mazzini che risuonerà con altri strumenti antichi tenderanno la mano, venerdì 29 settembre, alla «Robot Opera» Dr.Streben (scritta dal maestro compositore Girolamo Deraco), all’opera lirica dedicata ai burattini martedì 2 ottobre con «El retablillo di Don Cristobal» e, sabato 30 settembre, a «LoLa», esecuzione sinfonica e in tempo reale tra Pisa e Trieste, distanti oltre 450 chilometri.

A suggellare poi il ricco cartellone artistico del Festival internazionale della robotica la serata di beneficenza promossa dalla Fondazione Arpa in programma mercoledì 3 ottobre, che farà incontrare «Giacomo Puccini e Andrea Bocelli, Virtuosi e virtuali», sul palco del Teatro Verdi di Pisa sotto la direzione artistica di Renato Raimo.

Sale intanto l’attesa per la «Robot Opera» di venerdì 29 settembre quando, nell’auditorium Enrico Caruso del «Gran Teatro Giacomo Puccini» di Torre del Lago, lirica e robotica si fonderanno in «Dr. Streben», l’opera con l’umanoide «Face» sviluppato dal Centro di ricerca «Enrico Piaggio» dell’Università di Pisa. Tradizione e innovazione si incontreranno in un debutto artistico e tecnologico – che vedrà sul palco musicisti, cantanti lirici e il robot Face – nella prima «Robot opera da camera, per soprano, tenore, baritono, robot ed ensemble».

Alla ricerca di nuovi linguaggi e di espressioni innovative – senza mai dimenticare il ruolo fondamentale delle persone – il Festival attraverso il suo direttore, il professor Franco Mosca, ha stretto un’alleanza con la Fondazione Festival Pucciniano e «Cluster», l’associazione di compositori e musicisti contemporanei lucchesi, diretta da Girolamo Deraco, autore delle musiche, insieme a Vincenzo Reale, che ha curato il libretto. Il risultato è un’«opera robotica», dove tutto è perfettamente in linea con la migliore tradizione lirica e con l’innovazione che deriva dai risultati della ricerca scientifica condotta ai massimi livelli, come quella garantita dal Centro «Enrico Piaggio». In questa «Opera robotica», che riceve il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana (Bvlg), Teatro del Giglio, Club Unesco Lucca, Ambasciata Messicana, Città di Viareggio, Kedrion, Fondazione Italia- Giappone, Antica Norcineria, Congreso de la Naciòn- Centro Cultural de la Republica Cabildo, il Dr. Streben è uno scienziato che, nel suo laboratorio, punta a trasformare il suo robot Umy in un «ginoide», robot dalle sembianze femminili. Lentamente, lo scienziato finisce per innamorarsi della sua creatura che ricorda la sua amata e scomparsa Galatea e, conscio del fatto che Umy non potrà diventare una donna, decide di trasformarsi in un Cyborg, grazie a Mexos, una sorta di esoscheletro collegato al computer.

La «fusione» avrà effetto e il drone, immobile sul palco dall’inizio, inquadrerà la mano di Umy e quella dello scienziato che si uniscono, proprio come avviene nel «Giudizio universale» di Michelangelo.

Questa «Robot Opera» vedrà il contributo dei soci musicisti di «Cluster», Lorenzo Cominelli, Roberto Garofalo, Paolo Mirabelli, dei cantanti Marco Mustaro, Maria Elena Romanazzi, Lorenzo Martinuzzi, dell’Etymos Ensemble: Francesco Carmignani, Emanuele Gaggini, David Whitwell, Fabio Fabellini, Diego Desole, Alberto Gatti, Lorenzo Ballerini, Eduardo Caballero e del pianista preparatore Massimo Salotti. A dirigere l’ensemble ci penserà Diego Sanchez Haase, video scenografie di Lorenzo Vignando per la regia di Cataldo Russo.

Sabato 30 settembre sarà la volta della tecnologia «LoLa», sviluppata dal Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste in collaborazione con Garr (la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione della ricerca e della cultura) che porterà in scena un concerto sinfonico interattivo per fisarmonica e orchestra con le musiche di Astor Piazzolla. Il palcoscenico, come di consueto, sarà distribuito tra due città: Trieste, con la fisarmonica di Ivano Battiston e Pisa, con l’Orchestra dell’Università di Pisa diretta da Giampietro Manfred. Il concerto sarà preceduto da una introduzione artistica e scientifica a cura di Massimo Parovel, professore di Teoria dell’armonia e analisi musicale al Conservatorio Tartini di Trieste e Claudio Allocchio, responsabile servizi avanzati Garr.

Grandissima l’attesa e fortissima l’emozione per l’evento conclusivo del Festival, la serata di beneficenza della Fondazione Arpa che, mercoledì 3 ottobre sotto la guida del direttore artistico del Festival internazionale della robotica Renato Raimo vedrà, grazie ad una tecnologia innovativa, sul palcoscenico del Teatro Verdi Giacomo Puccini e Andrea Bocelli. «La carica del Festival esploderà- interviene Renato Raimo- nella magia di questa serata. Al centro dell’evento due ‘toscanacci’ e la loro arte: un omaggio alla grande musica di Giacomo Puccini espressa da uno dei più grandi interpreti delle sue eterne note: il tenore e presidente onorario della Fondazione Arpa, Andrea Bocelli. Oltre alla bacchetta del maestro Carlo Bernini, si esibiranno eccellenze pisane e giovani talenti».

Alla base della serata, condotta da Raimo e da Ilaria Della Bidia, la grande scommessa: arte e tecnologia si incontreranno per giocare insieme regalando futuribili emozioni agli occhi sorpresi dello spettatore. «E di nuovo le telecamere del mondo- conclude Renato Raimo- saranno concentrate su un evento che presenterà cose mai viste prima». Ad esibirsi sul palco del Teatro Verdi di Pisa anche le soprano Agnes Molnar e Ivana Canovic, l’Orchestra dell’Università di Pisa diretta da Carlo Bernini e Manfred Giampietro, il Coro dell’Università di Pisa diretto dal Maestro Stefano Barandoni e ancora la Celtic Harp Fabius Constable, l’arpa Pisana – Palm Driver con Leonello Tarabella e le esibizioni al sassofono di Enrico Borelli.

Da ricordare i tantissimi interpreti di livello internazionale, che arriveranno a Pisa in occasione del Festival internazionale della robotica: il chitarrista Marco Battaglia, il pianista Vincenzo Maltempo, il fisarmonicista Ivano Battiston, il gambista Paolo Biordi, il tiorbista Francesco Romano e il percussionista Alessandro Baris.

Fra le presenze illustri agli eventi artistici si annoverano martedì 2 ottobre Luigi Dei, Rettore dell’Università di Firenze; mercoledì 3 ottobre Claudio Strinati, storico e critico d’arte, musicologo, giornalista e divulgatore culturale; Anna Gastel, Presidente di MITOSettembremusica; Massimo Bergamasco, direttore dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna; Claudio Proietti, pianista, didatta, divulgatore musicale. «L’offerta musicale del Festival internazionale della robotica sposa tradizione e innovazione in un modo virtuoso e accattivante- sottolinea la referente, professoressa e musicista Flora Gagliardi– ma soprattutto lega temi scientifici quali quelli del restauro dei beni culturali all’espressione che gli stessi hanno avuto e hanno attraverso la musica. Saranno valorizzate anche le nuove frontiere e sperimentazioni in musica che, pur lasciando aperto l’interrogativo della competizione uomo/macchina, stimolano creatività, producono ‘nuovo pensiero’ e creano opportunità lavorative per le giovani generazioni».