Cultura & Società

Pisa, un percorso di 3 km sulle antiche mura

Da piazza del Duomo a piazzetta Del Rosso: un itinerario di poco più di tre km che, d’ora in poi, tutti potranno percorrere – ogni giorno –  in quota attraverso le antiche mura di Pisa, accedendo da quattro punti: la Torre Santa Maria in piazza del Duomo, la torre piezometrica alla Marzotto, la piazza delle Gondole, infine la torre di legno da piazza del Rosso. Restaurato dal gennaio 2012 alla fine del 2016 – grazie anche ai fondi europei – il camminamento delle mura, dopo secoli, era tornato fruibile al pubblico dal gennaio 2017, ma solo in occasione del primo week-end di ogni mese. Ora l’accesso sarà consentito tutti i giorni e per molte ore: in particolare, in alta stagione, dal lunedì prima di Pasqua alla prima domenica di novembre, dalle ore 9 alle ore 19 (i venerdì e i sabato di giugno, luglio e agosto fino alle ore 21); nei mesi restanti dalle ore 10 alle ore 15.30.

La «circolazione» ad alta quota sarà vigilata da un buon numero di operatori di una associazione di imprese, cui Palazzo Gambacorti ha affidato la gestione del monumento: ne fanno parte Società cooperativa Culture, Itinera e Promocultura, aziende che già oggi gestiscono il Colosseo, il Foro romano e palatino, la Domus Aurea, la Valle dei Templi, le aree archeologiche di Ercolano e di Pompei, il Museo del Palazzo Ducale di Venezia, il Museo degli Innocenti di Firenze il Centro Pecci di Prato, il Palazzo delle esposizioni e la Galleria nazionale di Roma, il Museo archeologico di Napoli, il Museo Leonardiano di Vinci e il Museo Fattori di Livorno.

I nuovi gestori stanno anche pensando ad un calendario di eventi ed attività culturali e sportive per «animare» la vita delle mura.

L’inizio ufficiale della nuova gestione sarà la festa organizzata per venerdì 18 maggio alle ore 18. Dopo di allora i residenti nel comune di Pisa potranno accedere gratuitamente al monumento, così come alcuni gruppi in visita «speciale», i disabili e i loro accompagnatori, gli insegnanti accompagnatori, le guide turistiche, i disoccupati e i bambini fino ad otto anni. A tutti gli altri sarà chiesto un contributo di tre euro (cinque se vorranno acquistare una applicazione che sarà loro utile per meglio conoscere la storia delle mura e dei luoghi su cui queste si affacciano). «Con l’apertura delle mura turisti e pisani avranno la possibilità di vedere Pisa da una nuova prospettiva e di apprezzare la città sotto una nuova veste» ha commentato l’assessore alla cultura Andrea Ferrante . Una prospettiva che piace a Ilario Luperini , presidente dell’associazione Amur, nata nel 2013 e che in questi anni si è spesa molto per far crescere anche nelle nuove generazioni la consapevolezza dell’importanza delle mura di Pisa.

Iniziate nel 1155 sotto il consolato di Cocco Griffi, le mura di Pisa sono il più antico esempio in Italia di mura cittadine quasi completamente conservate. Il loro perimetro iniziale era di 6.535 metri.

Nell’ultimo scorcio del Novecento le mura pisane sono state danneggiate dallo smog – che ne causò l’imbrunimento – e dal diffondersi di numerosi rampicanti, che ne compromisero la stabilità. Inoltre molti proprietari di lotti di terreno confinanti con le mura hanno costruito, negli anni, molte superfetazioni – garage, magazzini e baracche – in adiacenza alle mura.

L’ente locale, in questi anni, ha investito nove milioni di euro intorno al cantiere mura. Sono serviti per restaurare le mura e il camminamento e per «liberare» l’area circostante.

Il camminamento: l’itinerario completo è lungo 3.100 metri e sarà percorribile in entrambe le direzioni. Le distanze tra i quattro punti di salita: 750 metri separano la Torre di Legno da Piazza delle Gondole; 500 metri Piazza delle Gondole dalla Torre Piezometrica; 1600 metri la Torre Piezometrica dalla Torre Santa Maria; infine 250 metri la Torre Santa Maria da Porta Nuova (tratto a fondo chiuso). Gli accessi da Torre Piezometrica alla Marzotto,  da piazza delle Gondole e dalla torre di legno di piazza del Rosso sono usufruibili anche alle persone con disabilità.

A terra sono stati recuperati tre ettari di verde, realizzati una pista pedonale ciclabile di 1.400 metri, un impianto di videosorveglianza e di illuminazione a lampioni. Tratti liberati da boscaglia o da aree private, acquisite dal Comune. Intorno al progetto Palazzo Gambacorti ha calamitato i fondi europei Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), grazie ai quali ha coperto il 60% della spesa.