Cultura & Società

“Più lento, più profondo, più lieve. Il ‘buen vivir’ secondo Alex Langer”, domani a Firenze un convegno dedicato al grande ambientalista

Austerità sì, ma vissuta con piacere e come miglioramento della qualità di vita. Significa dipendere meno dai soldi e diventare più inter-dipendenti, ovvero sostenuti gli uni e gli altri dalla qualità delle relazioni sociali”. Alex Langer era un militante, un politico, un pacifista, un ecologista, soprattutto un uomo che sapeva andare al di là dei muri visibili e invisibili.

In un mondo messo alla prova dalla pandemia di Covid-19, le parole di Langer, considerato il più grande ambientalista italiano del Novecento, suonano profetiche. In occasione dei 25 anni dalla scomparsa, Greenaccord Onlus e Regione Toscana hanno scelto di dedicargli una giornata, nella convinzione che la sua proposta di una radicale “conversione ecologica” fondata sul rovesciamento del motto olimpionico “Citius, Altius, Fortius” (più veloce, più in alto, più forte), da trasformare in “Lentius, Profundius, Soavius” (più lento, più profondo, più lieve), è oggi ancora attualissima, trovando piena riconoscibilità nella lettera Enciclica “Laudato Si’” di papa Francesco.

L’evento, intitolato “Più lento, più profondo, più lieve. Il ‘buen vivir’ secondo Alex Langer”, si svolgerà a Firenze, venerdì 17 luglio, a partire dalle 9, presso il Teatro della Compagnia, via Cavour 50/r. La giornata di studio sarà aperta dai saluti istituzionali del presidente della Regione Enrico Rossi e dal presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio, e prevede due distinte sessioni di lavoro: una al mattino e una al pomeriggio, riconosciute valide dall’Ordine dei Giornalisti per la formazione professionale (danno diritto ad 8 crediti in totale).

Nella prima – ribattezzata “Lentius” e coordinata dal giornalista Mauro Banchini – interverranno, dopo la proiezione del documentario dedicato all’ecologista altoatesino da Gerd Staffler, Pinuccia Montanari del Centro di Diritto Ambientale dell’EcoistitutoReGe; Uwe Staffler, già segretario di Alex Langer al Parlamento Europeo; Massimo Bernacchini, membro del Comitato Esecutivo di Slow Food; e lo scrittore Adriano Sofri, già curatore con Edi Rabini di una “antologia langeriana” pubblicata da Sellerio nel 2015.

Nella seconda – ribattezzata “Profundius ac soavius” e coordinata dalla giornalista Silvia Guidi – interverranno Dom Ugo Fossa, del Monastero di Camaldoli; Francesco Dellagiacoma, dottore forestale ( PEFC Italia); Maurizio Gronchi, docente di Cristologia alla Pontificia Università Urbaniana; Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord; Maurizio Vanni, direttore generale del Lucca Center of Contemporary Art.

BIOGRAFIA DI ALEX LANGER

Alexander Langer nasce il 22 febbraio 1946 a Vipiteno/Sterzing, un piccolo paese a pochi chilometri dall’Austria. Nella sua biografia si intrecciano origini e provenienze culturali, linguistiche, religiose diverse. Il padre, di origini ebraiche, viene perseguitato nel periodo delle leggi razziali; la madre, cattolica, è una sudtirolese di lingua tedesca. Langer cresce in un ambiente di lingua e cultura tedesche ma frequenta l’asilo italiano. Giornalista, traduttore, insegnante, collabora fin da giovanissimo con diverse riviste, associazioni, iniziative civiche. Di formazione cattolico-sociale, aderisce all’organizzazione comunista Lotta Continua, e ne dirige anche l’omonimo quotidiano. È quindi tra i protagonisti dell’esperienza della Neue Linke/Nuova sinistra di Bolzano; negli anni ‘80 è tra i promotori del movimento politico dei Verdi, di cui diventa primo capogruppo al Parlamento Europeo nel 1989. Nel 1981 e 1991 si rifiuta di aderire al censimento nominativo che rafforza la politica di divisione etnica in Alto Adige/Südtirol. Decide di interrompere la vita il 3 luglio 1995, all’età di 49 anni.