Cultura & Società
Procida capitale italiana cultura 2022: don Ponticelli (diocesi Napoli), “è stato riconosciuto il percorso compiuto nei secoli anche grazie alle radici spirituali”
“Per noi sacerdoti e comunità cristiana – evidenzia don Ponticelli, che è anche uno dei padri spirituali del Seminario maggiore di Napoli – si tratta anche di un impegno, di una responsabilità e di una spinta a recuperare una memoria molto bella per progettare anche un futuro di evangelizzazione che passa attraverso la cultura, la tradizione popolare, l’apertura e l’inclusione. Mi piace ricordare che un sacerdote procidano è l’autore del primo catechismo nautico, Marcello Eusebio Scotti, vissuto nel 1700, e che a Procida è importante la religiosità popolare, certamente ancora da purificarsi, ma capace anche di pescare in profondità nell’affettività religiosa, con una particolare sensibilità alle necessità dei poveri. A Procida è famosa la processione del Cristo morto che da noi ha sempre significato anche raccogliere tutte le lacrime dei disperati e le offese che si fanno alla dignità umana”. Il sacerdote cita anche “l’impegno della Caritas per l’inserimento di migranti – ne sono giunti una trentina con un progetto Sprar – e di tante donne straniere che vengono sull’isola come badanti”.