Cultura & Società

Prosegue online, con la parola Libro e Chiara Valerio, il ciclo “Le Parole del Vieusseux”,

Il ciclo si compone infatti di dissertazioni agili e di impianto divulgativo sul significato attivo di altrettante singole parole, interpretate e raccontate da protagonisti della cultura, delle lettere e delle scienze. 

Dopo i primi fortunati incontri con Ferruccio De Bortoli (EUROPA), Michela Murgia (COMUNICAZIONE), Stefano Mancuso (TERRA), Francesca Mannocchi (MIGRAZIONE), Guido Tonelli (SCIENZA), le conferenze proseguono sabato 13 febbraio alle ore 11 con Chiara Valerio scrittrice – e la parola LIBRO, sempre in modalità online, sul sito di Più Compagnia.

Il Gabinetto Vieusseux è un’istituzione che ha contribuito in modo significativo alla diffusione delle moderne idee di progresso nella cultura europea, ma non bisogna dimenticare che esso era un ‘gabinetto di lettura’, e che la biblioteca e i libri sono stati il fondamento delle sue molteplici attività è stato il libro. Selezionati nelle principali lingue, i libri della sua biblioteca sono a disposizione di un pubblico cosmopolita di abbonati, e tanto per fare un esempio è sulla copia del Vieusseux che Dostoevskij legge Madame Bovary.

Poiché il LIBRO non ha mai cambiato forma dall’incunabolo a qui – anche se è cambiato il materiale sul quale sono impresse le pagine – possiamo definire in editoria, e anche, in botanica, il libro come tutto ciò che ha pagine. Tuttavia, poiché parlare di eteronimi, e di nomi comunque, non è mai tanto interessante, nell’intervento dedicato alla celebrazione del Vieusseux, si parlerà in particolare di un libro, “Il giardino dei Finzi-Contini”, per ribadire allegramente che i libri non solo – come dice Marino Sinibaldi – consentono l’immedesimazione, ma anche, poiché sono fatti di realtà, il fraintendimento dell’immaginazione.

CHIARA VALERIO

(Scauri,1978) Ha scritto romanzi, racconti, critica letteraria e teatro. Il suo ultimo libro è La matematica è politica, Einaudi, 2020. Redattore di Nuovi Argomenti, collabora con L’Espresso, Domani giornale e Vanity Fair. Con Anna Antonelli, Fabiana Carobolante e Lorenzo Pavolini cura Ad alta voce di Radio 3 e, sempre per Radio 3, conduce, ogni domenica mattina, il programma L’isola deserta. Per nottetempo, ha tradotto e curato Flush, Freshwater e Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf. È la responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio. Ha un dottorato in Calcolo delle probabilità e un gatto.

Gli eventi sono gratuiti e fruibili online nel giorno di programmazione e restano disponibili sul sito di Più Compagnia per una settimana. I video delle precedenti conferenze sono via via disponibili sulla pagina YouTube del Gabinetto Vieusseux.

Il programma de Le Parole del Vieusseux prosegue il 27 febbraio Eraldo Affinati con EDUCAZIONE, il 13 marzo Giuseppe Cederna con VIAGGIO, il 27 marzo Luciano Canfora con PROGRESSO.

PROGRAMMA

Sabato 27 febbraio ore 11 – EDUCAZIONE con Eraldo Affinati, scrittore e insegnante

La modernità della scelta di Vieusseux trova la sua ulteriore attuazione nel fornire agli stranieri di una città cosmopolita come Firenze libri e riviste nella propria lingua, nel fondare riviste come “Antologia”, favorendo comunque la circolazione di un sapere essenziale per il progresso civile. La storia della Biblioteca Vieusseux è proseguita nel Novecento e continua ancora oggi, coinvolgendo molte personalità della cultura non italiana, e contribuendo in modo originale e prestigioso alla diffusione della cultura.

Sabato 13 marzo ore 11 -VIAGGIO con Giuseppe Cederna, attore e scrittore

Con la sua vasta attività di mercante, Giovan Pietro Vieusseux condivise in modo speciale quell’attitudine alla conoscenza di altri popoli e paesi che caratterizzava l’Ottocento romantico. Anche dopo essersi stabilito a Firenze continuò a dedicare attenzione al tema dei viaggi, e nella rivista “Antologia”, da lui edita mensilmente dal 1821 al 1833, viene riservato ampio spazio alle relazioni geografiche e alle esplorazioni di luoghi lontani.

Sabato 27 marzo ore 11 -PROGRESSO con Luciano Canfora, filologo classico, saggista e accademico

Giovan Pietro Vieusseux fonda il Gabinetto Scientifico Letterario scegliendo la città di Firenze, la più cosmopolita del paese, dove il Granducato dei Lorena consentiva una relativa libertà di espressione e circolazione delle idee. Il Gabinetto divenne così un luogo d’incontro privilegiato per gli stranieri del Grand Tour e gli esponenti più liberali della società toscana. Nelle stanze del Vieusseux, dove giungevano riviste e libri di tutta Europa, maturarono idee di progresso che col tempo contribuirono in maniera fondamentale a fare dell’Italia una nazione unita e moderna, e a riportarne la politica e la cultura al passo coi tempi e verso la modernità.

 

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