Cultura & Società

RADIO VATICANA: DOPO 80 ANNI APRE ALLA PUBBLICITÀ

La pubblicità approda a Radio Vaticana, a quasi 80 anni dalla sua fondazione, e lo fa con un inserzionista d’eccezione, l’Enel. Dal prossimo 6 luglio, infatti, partirà una campagna con uno spot in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) appositamente studiato per la radio del Papa. La pubblicità dell’azienda del presidente Piero Gnudi potrà contare su circa 300 passaggi fino al 27 settembre. Gli spot saranno mandati in onda in fasce orarie appropriate e non interromperanno mai le trasmissioni. A dare oggi la notizia è stato padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana e portavoce della Santa Sede, che ha spiegato così la decisione: “motivi di bilancio ma anche una serie di novità legate all’emittente radiofonica vaticana che dal 2000 trasmette anche su FM con One-O-Five live, attivo principalmente sulla zona di Roma ma ormai accessibile su gran parte del territorio nazionale e quindi con un uditorio stabile. Tutto ciò giustifica l’interesse di inserzionisti che – ha precisato il portavoce vaticano – devono essere coerenti per spirito e carattere con la nostra radio”.“Iniziative come questa di aprire alla pubblicità – ha affermato mons. Renato Boccardo, segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano – servono anche a salvaguardare la vita della Radio, vero fiore all’occhiello del Vaticano, voluta dal papa Pio XI, come strumento di evangelizzazione”. Secondo cifre fornite da padre Lombardi “il budget annuo di Radio Vaticana è di circa 20 milioni di euro” finanziati dal Governatorato, mentre l’entità di questa prima campagna “sperimentale, una prova” si avvicina “a qualche decina di migliaia di euro”. Ad occuparsi, con la direzione della radio, della eticità degli inserzionisti e della qualità degli spot, sarà Mab.q, azienda attiva da alcuni anni nel campo della comunicazione e della raccolta pubblicitaria per media cattolici. “Siamo onorati – ha detto Gnudi – di essere il primo inserzionista di questo mezzo davvero unico al quale ci accomuna la visione globale dei problemi dell’umanità e la volontà di lavorare per l’inclusione e la valorizzazione delle diverse culture”.Sir