Cultura & Società

Scuola, i «Colloqui fiorentini» indagano su Giovanni Verga

In un momento come quello attuale, caratterizzato dalla profonda crisi del sistema-scuola e malgrado il blocco attuato in tantissimi istituti per protesta contro una politica che penalizza la scuola, gli oltre 1.700 iscritti con oltre 200 docenti sono numeri che parlano da soli.

I Colloqui continuano negli anni a rappresentare certamente un punto di novità estremamente significativo per gli insegnanti e studenti della scuola media superiore. Una tre giorni in cui si alternano relazioni di docenti universitari e seminari di lavoro, nei quali gli studenti possono presentare le tesine di ricerca elaborate per partecipare al Convegno e discutere, dibattere, confrontare le proprie ricerche e scoperte. Alla manifestazione fiorentina una media di mille partecipanti ha affrontato ogni anno un grande autore della letteratura italiana come Montale, Ungaretti, Pirandello, Pascoli, Svevo, Pavese, Calvino… E quest’anno tocca a Giovanni Verga.

Il convegno continua di anno in anno a crescere, a diffondersi in tutt’Italia, a generare collaborazioni fra docenti, fra istituti. Ci sono insegnanti di città diverse, che si ritrovano la domenica mattina per lavorare insieme alla preparazione del convegno, per programmare, confrontarsi, condividere l’esperienza didattica e questo genera stima reciproca, aggiornamento continuo, fino a sbocciare in amicizie e rapporti duraturi che vanno ben oltre la scuola. In alcuni istituti I Colloqui Fiorentini sono stati portati avanti nonostante sia stata decisa dai collegi docenti l’interruzione di ogni attività extracurriculare. In altre scuole gli studenti si sono trovati a dover decidere se partecipare alle gite di istruzione o ai Colloqui Fiorentini ed hanno scelto I Colloqui.

Milano, Cuneo, Udine, Gorizia, Padova, Piacenza, Imola, Bologna, Carrara, Firenze, Arezzo, Pescara, Civitanova Marche, Roma, Cassino, Albano Laziale, Terracina, Napoli, Bari, sono sempre di più le città coinvolte in quello che sta divenendo un vero e proprio movimento di docenti nella scuola italiana.

Il sottotitolo de «I Colloqui» «Nihil alienum» è tratto dall’opera dell’autore latino Terenzio Heautontimoroùmenos, v. 77: Homo sum: umani nihil a me alienum puto («Sono un uomo: nulla di ciò che è umano mi è estraneo»). Esso vuol significare l’interesse e la passione che muove gli insegnanti per l’uomo e la sua avventura, interesse e passione che essi intendono comunicare ai giovani senza censure né pregiudizi né schematismi.

Il Convegno ogni anno si articola nei seguenti momenti:

1) Lezioni su un autore della letteratura italiana a opera di docenti universitari, scrittori e poeti italiani.

2) Stesura e discussione pubblica al convegno di tesine elaborate durante l’anno scolastico da gruppi di studenti guidati dall’insegnante.

3) Approfondimenti culturali a livello storico, letterario, artistico attraverso la presenza di attività a tal fine realizzate (spettacoli, visite guidate, mostre, seminari…).

4) Valorizzazione degli interessi e delle capacità espressive degli studenti a livello narrativo, saggistico, teatrale, artistico con la premiazione e la divulgazione dei loro lavori.

5) Valorizzazione del lavoro dei docenti con la premiazione e divulgazione della loro progettualità didattica; aggiornamento dei docenti tramite offerta di strumenti didattici e momenti appositi di incontro e di confronto didattico in sede di Convegno.

6) Comunicazione alle scuole degli esiti del Convegno e della pubblicazione degli atti relativi.

I Colloqui Fiorentini sono promossi da Diesse, Didattica e innovazione scolastica, associazione per la formazione e l’aggiornamento, e hanno ottenuto l’«adesione del Presidente della Repubblica». Info: tel. 055-7327381.