Cultura & Società

Sillico, Filarmonica Giuseppe Verdi

di Sara D’Oriano

Sillico (Lucca) è un vero e proprio presepe vivente, incastonato a 700 metri sul livello del mare su uno dei numerosi crinali che dall’Appennino Tosco-Emiliano scendono verso il fiume Serchio, con i suoi 90 abitanti e il borgo medievale, rimasto pressoché immutato. E chi lo direbbe che a Sillico esiste la banda? È la Filarmonica Giuseppe Verdi, nata ufficialmente nel 1908, anche se la sua storia inizia nel 1897, quando sette giovani amanti della musica, per divertirsi e far divertire, iniziarono a suonare degli strumenti a fiato in ottone, costituendo una piccola fanfara, segno evidente della notevole «verve inventiva» del minuscolo paese. A questo gruppo di suonatori se ne aggiunsero altri negli anni successivi, però non tutti conoscevano la musica e così alcuni erano costretti ad imparare i brani a memoria confidando sull’insegnamento del maestro e l’ausilio del loro orecchio. La svolta si ebbe nel 1907 quando fu inviato parroco nel paese di Sillico don Giovanni Ferrari. Don Ferrari, infatti, conosceva la musica e iniziò a insegnarla a coloro che già suonavano e ad altri giovani, costruendo in pochi mesi un complesso musicale che si dette un suo statuto e si chiamò: «Filarmonica Giuseppe Verdi».

La qualità delle esecuzioni aumentò finché la filarmonica partecipò, nel 1920, ad un concorso fra le bande garfagnine aggiudicandosi il secondo posto. Poteva essere un primo posto, ma nel bel mezzo dell’esecuzione il cassista sbagliò un colpo e ciò fece pendere i favori della giuria verso la banda di Castiglione. Da quel giorno, comunque, la Filarmonica poté fregiarsi del titolo di «Premiata».

Oggi la banda, che ha festeggiato nel 2008 i 100 anni di attività ininterrotta, ha un organico di 35 persone, molte delle quali, originarie di Sillico, non abitano più nel paese, ma ci ritornano, perché la banda è ormai un’istituzione, importante tanto quanto la sua storia.