Cultura & Società

Tv: dal 13 dicembre sul Nove «I grandi Papi» raccontati da Baglioni, Banfi, Pasotti e Verdone

«I grandi Papi» (4 puntate da 75′) è una produzione Discovery Italia, Officina della Comunicazione e Vatican Media, in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

La serie racconta i momenti più significativi del pontificato di Bergoglio, Ratzinger, Wojtyla, Roncalli attraverso le testimonianze dirette di chi è stato loro vicino, di chi li ha incontrati in eventi e situazioni ufficiali, di chi ne ha studiato il pensiero o di chi li vive come ispirazione del proprio agire. Ciascuno dei coinvolti riporta aneddoti vissuti in prima persona e rimanda a momenti intimi che tracciano un ritratto inaspettato di questi uomini, cogliendone la loro parabola umana oltre che spirituale. Tra questi anche Claudio Baglioni, intervistato su Bergoglio; Lino Banfi, intervistato su Ratzinger; Giorgio Pasotti, intervistato su Wojtyla, e Carlo Verdone, intervistato su Roncalli. «Un viaggio emozionante che, attraverso le vite di 4 protagonisti della fede, si allarga fino a raccontare il nostro presente, esaminando le importanti contraddizioni che hanno caratterizzato gli ultimi 60 anni di storia comune».

«È un’opera titanica. La struttura narrativa si è basata sulla combinazione di preziosi materiali di archivio, interviste a storici e studiosi ma anche testimonianze pop, divulgative. Il tutto con riprese in 4K». Così mons. Dario E. Viganò, assessore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, presentando a Roma la serie di documentari «I Grandi Papi». «Cosa hanno in comune questi Pontefici?», ha proseguito mons. Viganò: «Tutti sono accomunati dal fatto di aver avviato un cambiamento, un processo. Giovanni XXIII ha avviato il cambiamento della Chiesa, con il Concilio Vaticano II. Di più, ha avviato anche il metodo di lavoro del Concilio (la commissione preparatoria passò dal Santo Uffizio alla Segreteria di Stato). Giovanni Paolo II, il primo Papa non italiano dopo molto tempo, ha promosso il processo, lento ma inesorabile di riconfigurazione della geopolitica europea». Ancora, ha proseguito mons. Viganò, «Benedetto è il primo dopo secoli a lasciare il ministero; il primo ad aver affrontato con il garbo del suo carattere ma con grande tenacia il problema della pedofilia; e il primo che avvia la riforma della Curia romana, scegliendo un non diplomatico come Segretario di Stato. Fu un vero rivoluzionario». Infine Francesco, ha concluso mons. Viganò: «Il primo Pontefice gesuita, argentino e con il nome di san Francesco di Assisi, che diventa un documento programmatico. San Francesco era l’uomo del dialogo, del dialogo con l’Islam, l’uomo della pace e l’uomo cui il crocifisso dice ‘Francesco, va’ e ripara la mia casa».