Cultura & Società

Uomini di Vangelo

DI ROMANELLO CANTINICome ricorda nella sua introduzione il curatore del libro, Riccardo Bigi, un profilo dei preti più significativi del Novecento in Toscana pecca inevitabilmente di incompletezza. In questi casi il gioco del contare chi non c’è è sempre il più ovvio. Per esempio, si potrebbero citare almeno una mezza dozzina di vescovi, dal cardinale Dalla Costa a monsignor Simonetti di Pescia che avrebbero potuto entrare a pieno titolo nel libro. Anche il martirologio del clero toscano negli anni terribili del Novecento non si esaurisce certo in queste pagine dove pure ci sono storie che graffiano terribilmente. Da padre Gabriele Maria Costa e don Aldo Mei anche il tributo di sangue è ben più vasto. Ma la completezza enciclopedica va sempre a scapito della complessità e della freschezza del vissuto.

Il merito di un lavoro come questo, scritto a più mani secondo l’angolo visuale dell’autore più vicino, è appunto quello non di contare, ma di raccontare figure straordinarie e ancora presenti di sacerdoti che hanno contraddistinto la Chiesa toscana senza riassumerla.

Ci sono personaggi (don Milani, don Facibeni, don Saltini, don Angeli) che naturalmente sono già troppo grandi per stare dentro una parrocchia e anche dentro una regione, che sono diventati una proposta e anche il mito di una proposta e su cui già esiste un’abbondante letteratura. Ma ci sono personaggi meno noti che emergono da questo libro come figure vivacissime e convincenti e che rendono più ricca di quanto si pensi la vita del mondo cattolico nella nostra regione.Il vantaggio di questo libro è quello di recuperare queste figure nella memoria collettiva ancora viva e di descriverle dal basso come fossero raccontati dai loro parrocchiani e dai loro fedeli senza il riassunto sommario della storia che assottiglia la parte grossa del vivere quotidiano e senza l’agiografia che riduce la loro umanità viva. Queste storie di preti veri che, come il curato di Bernanos, mangiano pane, vino e patate, che vivono immersi fino al collo nelle vicende dure del loro popolo, che vanno incontro a successi e a sconfitte, ci raccontano in fondo, attraverso uno spaccato tagliato nel punto giusto, la storia della Chiesa e della società toscana in un secolo difficile non senza prove di testimonianze sconvolgenti come quella di don Alcide Lazzeri che è al livello della grandezza tragica di «Assassinio nella cattedrale».

Fatiche come questa sono una conferma della produttività e insieme un invito verso questo genere di ricognizioni dal basso sulla storia religiosa non solo prima che la memoria venga meno, ma anche prima che la drastica riorganizzazione in atto nelle parrocchie porti all’abbandono e alla dispersione di un materiale enorme e finora pochissimo esplorato.

Presentazione a Firenze«Uomini di Vangelo. Preti di Toscana del Novecento» (Edifir, pp. 136, euro 9,00) viene presentato a Firenze sabato 11 ottobre alle 10 presso la Sala di rappresentanza della Cassa di Risparmio di San Miniato (via dei Rondinelli, 4). Interverranno tra gli altri l’arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, e quello di Pisa, Alessandro Plotti, nella veste di presidente della Conferenza episcopale toscana. La collaborazione tra Toscanaoggi, Edifir, la Fondazione e la Cassa di San Miniato permetterà di offrire in omaggio il volume agli abbonati di Toscanaoggi che rinnoveranno l’abbonamento entro dicembre 2003.