Cultura & Società

Vini francesi: come abbinarli a tavola?

C’è solo una regola di massima da seguire, ed è quella che prevede di mettere assieme un vino e una pietanza di pari intensità. Per esempio, un rosso deciso e corposo va più che bene con una bistecca abbinata a una salsa pesante, mentre un bianco speziato e leggero trova il connubio ideale con un piatto di pollo abbastanza saporito.

I suggerimenti da tenere a mente

Entriamo più nel dettaglio, allora, e “facciamo i nomi”: un Sauternes si sposa alla perfezione con un formaggio bleu, mentre gli abbinamenti consigliati per un Pinot Nero sono quelli con la carne di anatra, il pesce grasso e il salmone. Se si ha voglia di uno Chardonnay, lo si può provare portando in tavola del brie o del pollo, ma anche l’aragosta o le capesante. Coregone e ostriche, invece, si adattano alle caratteristiche di un Sauvignon Blanc, che pure viene esaltato da maiale acido o gamberi.

La carne e i vini: che cosa c’è da sapere

Si è amanti della carne di agnello? Allora la risposta inevitabile è Bordeaux rossa. La selvaggina e la carne brasata regalano sensazioni uniche con un Borgogna, mentre il maiale tradizionale viene esaltato dal Beaujolais. Vale la pena di citare anche bianco Borgogna e Zinfandel per le carni di quaglia, di fagiano e di tacchino. Infine, il Cabernet Sauvignon viene proposto dai sommelier per le carni alla griglia, e più in generale per il cervo e il manzo.

Un evento di degustazione vino è la soluzione

Gli eventi di wine tasting che vengono proposti da Degustibuss rappresentano un buon modo per entrare in contatto con professionisti del settore enogastronomico e avere la possibilità di ampliare le proprie conoscenze. Le degustazioni vino si svolgono di sera e hanno luogo in ristoranti selezionati; sono a numero limitato e prevedono una durata di un paio di ore. Gli eventi si articolano in una parte di teoria e in una parte di pratica; dopo la lezione del sommelier, si può procedere con gli assaggi.

Gli attributi del vino

Ogni vino ha degli attributi ben precisi con conseguenze specifiche rispetto alle sensazioni al palato: si tratta, comunque, di aspetti soggettivi che variano a seconda del degustatore. Il corpo, per esempio, determina se un vino è sottile, cioè leggero, oppure pesante, untuoso o cremoso. Le note acide, invece, danno vita a una sensazione acuta, mentre il bouquet del vino corrisponde all’aroma, e quindi ha a che fare con l’odore. Il naso del vino può essere risultato di un mix di aromi che si uniscono tra di loro; gli aromi, per altro, variano nel momento in cui il vino viene esposto all’aria o fatto roteare. Sono tante le tipologie di note che ci si può divertire a identificare, come per esempio quelle nocciolate, quelle fruttate, quelle floreali e quelle terrene. Infine c’è, ovviamente, il sapore, che a sua volta è correlato agli aromi. Il bouquet di un vino può essere fruttato o leggero, mentre non sono rari i vini dagli aromi di nocciola che si traducono in un sapore di cioccolato al caffè.

Una raccomandazione per i meno esperti

Molto spesso le persone provano una quantità ridotta di vini e si fermano lì, dopo aver individuato i propri preferiti. Invece, sarebbe bene dedicarsi a una sperimentazione più approfondita e variegata, andando oltre la comfort zone delle poche bottiglie a cui si è abituati. Il consiglio per chi è alle prime armi, quindi, è di abbinare alle pietanze che si preparano varietà di vino differenti, perché così è più facile intuire le basi del vino e della sua degustazione. I fattori di cui abbiamo appena parlato – e cioè il corpo di un vino, la sua acidità, i suoi aromi e i suoi sapori, sono tutti aspetti che devono essere valutati con attenzione nel momento in cui si studia un abbinamento a tavola.