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Ad Gentes
Decreto del Concilio Vaticano II sull'attività missionaria della Chiesa (7 dicembre 1965)
SULL'ATTIVITA' MISSIONARIA DELLA CHIESA
PROEMIO
1. Inviata per mandato divino alle genti per essere « sacramento universale di salvezza » la Chiesa, rispondendo a un tempo alle esigenze più profonde della sua cattolicità ed all'ordine specifico del suo fondatore (cfr. Mc 16,15), si sforza di portare l'annuncio del Vangelo a tutti gli uomini. Ed infatti gli stessi apostoli, sui quali la Chiesa fu fondata, seguendo l'esempio del Cristo, « predicarono la parola della verità e generarono le Chiese». È pertanto compito dei loro successori perpetuare quest'opera, perché « la parola di Dio corra e sia glorificata » (2 Ts 3,1) ed il regno di Dio sia annunciato e stabilito su tutta quanta la terra.
D'altra parte, nella situazione attuale delle cose, in cui va profilandosi una nuova condizione per l'umanità, la Chiesa, sale della terra e luce del mondo (cfr. Mt 5,13-14), avverte in maniera più urgente la propria vocazione di salvare e di rinnovare ogni creatura, affinché tutto sia restaurato in Cristo e gli uomini costituiscano in lui una sola famiglia ed un solo popolo di Dio.
Pertanto questo santo Sinodo, nel rendere grazie a Dio per il lavoro meraviglioso svolto da tutta la Chiesa con zelo e generosità, desidera esporre i principi dell'attività missionaria e raccogliere le forze di tutti i fedeli, perché il popolo di Dio, attraverso la via stretta della croce possa dovunque diffondere il regno di Cristo Signore che abbraccia i secoli col suo sguardo (cfr. Eccli 36,19), e preparare la strada alla sua venuta.
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