Dossier

Dalla Verna la preghiera di cristiani, ebrei e musulmani per la pace in Iraq

Ecco il testo dell’appello di pace lanciato lunedì 24 maggio 2004 dal Santuario francescano della Verna, in occasione della veglia di preghiera interreligiosa per la pace in Iraq, promossa dall’associazione «Rondine Cittadella della pace», dai francescani della Verna e dai camaldolesi.

Accompagnati dalla preghiera di molti siamo saliti al Monte de La Verna a suggellare l’incontro di fede attuato tra credenti consapevoli che l’unità della famiglia di Abramo (Ebrei, Cristiani, Musulmani) è essenziale per ricomporre ad unità l’intera famiglia umana. E nel rendere lode all’Altissimo l’Onnipotente, il cui Nome è benedetto nei secoli, per averci dato questa occasione di sentirci in radice un popolo solo, su questo Monte ove, facendosi povero tra poveri, Francesco accolse nel suo corpo il segno visibile delle ferite di cui sanguina tutta l’umanità, prendiamo la decisione di:

sottoscrivere un impegno• non faremo della nostra fede un discrimine tra i fratelli, ma la offriremo come servizio a riscatto di molti non imponendo ma proponendo, non discutendo ma annunciando, non replicando ma testimoniando, non giudicando ma comprendendo e dicendo dei fratelli ogni bene con animo riconciliato mostrando, attraverso la nostra misericordia, il volto del Misericordioso

• saremo quotidiani portatori di pace, non ignorando le contese, ma intervenendo responsabilmente per riaffermare la libertà, costruire la giustizia, testimoniare la verità, e amare tutti, specialmente i più deboli

• consentiremo ovunque sulla terra al fratello di tradizione religiosa diversa di esprimersi liberamente e, se sarà in minoranza, ne tuteleremo i diritti.

Rivolgiamo un appelloai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà e in particolare ai Responsabili delle Nazioni e ai Responsabili Religiosi perché:

• sia messa tregua ad ogni contesa, e riconsiderata con l’animo di chi vuol superarla per il vantaggio di tutti, soprattutto in Iraq, a Gerusalemme e in tutto il Vicino Oriente

• si adoperino con la preghiera e con ogni altro mezzo ritenuto utile per il rilascio di tutte le persone sequestrate in terra irachena

• rifiutino e condannino apertamente la violenza omicida, le sue premesse, le sue giustificazioni, le sue multiformi espressioni evitandone la provocazione e modificando le situazioni di ingiustizia.