Dossier

Pisa e Volterra, giacimenti di «ricordi»

Pisa e Volterra, due città le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che oggi offrono al visitatore un’infinità di preziosi «ricordi» del passato. A livello di testimonianze archeologiche, segnaliamo a Pisa soprattutto il Camposanto, con la raccolta dei sarcofagi antichi, uno dei più importanti nuclei collezionistici di questo genere. Sempre a Pisa, da segnalare, il Museo nazionale di San Matteo (050/541865) e la mostra delle Navi (050/21441), che ospita i reperti rinvenuti nell’area di scavo effettuato all’interno del complesso ferroviario di Pisa-San Rossore, una delle principali scoperte archeologiche del secolo. Nel dicembre 1998 furono infatti individuati dei relitti di navi in uno stato di conservazione eccezionale.

A Volterra, a livello museale, si trova una delle più importanti raccolte etrusche d’Italia: è quella custodita nel Museo etrusco Guarnacci (0588/86347), che trae il nome da un sacerdote e studioso del Settecento. Per quanto riguarda la città, protetta da due cinte murarie, ogni angolo è un pezzo di storia, che rievoca non solo il passato medievale della stupenda Piazza dei Priori, fulcro del centro storico, ma la civiltà ben più lontana degli etruschi e dei romani.

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