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Don Mario Lupori: Lo sport come strumento per trasmettere il Vangelo

Il calcio come strumento di educazione e di evangelizzazione tra i giovani: è questa l'idea che ha segnato la vita di don Mario Lupori, fondatore della Comunità San Michele, scomparso all'età di 90 anni.

Percorsi: Sport
Parole chiave: don lupori (4), giovani (504)

Ordinato prete il 29 giugno 1940, fu viceparroco negli anni della Guerra al Sacro Cuore in via Capodimondo, poi fu mandato dal cardinale Dalla Costa a completare i suoi studi al collegio Capranica: per molti anni don Lupori ha anche insegnato Storia della Chiesa allo Studio Teologico Fiorentino, oltre ad essere insegnante di religione all'istituto tecnico Galilei. Il suo sogno di fare qualcosa per portare il vangelo ai giovani in un modo nuovo si concretizzò nel 1959 con la fondazione della Comunità Giovanile S. Michele. La sezione sportiva, che mantenne il nome di «Cattolica Virtus», ha coinvolto nel gioco del calcio migliaia di ragazzi. L'attività sportiva fin dall'inizio ha fatto da sottofondo per le attività pastorali: la Messa domenicale e la Messa del Giovedì, un cineforum che ancora è palestra di confronto culturale per i giovani di tutta la città, i soggiorni estivi in Sardegna e l'impegno missionario in Bangladesh. Negli ultimi anni la S. Michele ha anche cercato di curare la formazione religiosa dei ragazzi impegnati nel calcio e delle ragazze impegnate nelle squadre di pallavolo (che si era aggiunta nel corso degli anni) per la preparazione ai sacramenti.

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