Dossier

Tra le Apuane e la Lunigiana alla «ricerca» delle Statue-Stele

In provincia di Massa Carrara veniamo a contatto con un territorio che arricchisce la nostra visione e la nostra cultura come pochi altri e che comprende interessanti zone montane, vero e proprio monumento della natura in cui le grotte, i ripari, le buche e gli orridi sono vere e proprie pagine di storia scritte dall’uomo preistorico per mezzo delle testimonianze che ci ha lasciato.

Il percorso ci illustra l’evoluzione delle condizioni di vita e gli eventuali cambiamenti nel corso del tempo da parte dei membri della comunità preistorica. I nostri progenitori, che vivevano nelle cavità naturali, ricavavano attraverso la lavorazione delle selci gli strumenti necessari alla caccia mentre i reperti osteologici delle faune raccolte sul fondo della grotta ricca di depositi, sono la testimonianza del tipo di alimentazione adottata in quell’epoca. Il paleosuolo, assai simile ad un «immondezzaio», è una vera e propria miniera di dati per analizzare i resti e ricostruire le abitudini degli uomini primitivi.

Gli strumenti preistorici, i bifacciali, le lame, i raschiatoi, i grattatoi e i bulini, le punte di freccia e le corna di cervo o le tracce della dentatura di mammiferi, testimoniano una lunga frequentazione in questi luoghi da parte dell’uomo preistorico.Nel nostro itinerario si consiglia la visita delle interessanti grotte di Equi Terme con la Buca del Cane, caverna che ha restituito reperti osteologici relativi a questo animale, di orsi e di uomini delle caverne.La grotta lunga oltre sessanta metri finisce in un piccolo specchio di acqua. Non molto lontana è la Tecchia, un’altra cavità che ha permesso di recuperare una grande varietà di fauna dell’epoca glaciale e interglaciale oltre a numerosi reperti litici appartenenti al paleolitico e al neolitico. Questi materiali relativi alle grotte apuane sono esposti nell’Antiquarium di Equi Terme presso la Buca.Un museo creato con criteri didattici e ricco di documentazione è quello di Casola in Lunigiana che presenta il territorio dell’alta valle dell’Aulella e che raccoglie altre testimonianze della preistoria relative alle grotte abitate della zona di Equi Terme, Pieve di Codiponte e Pieve San Lorenzo.

Non mancano tra i materiali gli strumenti litici e in osso del paleolitico e del neolitico e ceramica protostorica tra cui il corredo di una tomba dell’età del ferro interamente ricostruita.

Le zone montane delle Alpi Apuane mostrano anche interessanti esempi di arte rupestre attraverso disegni incisi e graffiti su rocce e massi che presentano canaletti, solcature e cuppelle, ruote e altre figure e soggetti a carattere antropomorfo, zoomorfo e fitomorfo.Ad un attento esame attraverso la ricognizione e le fotografie aeree molte delle alture di questa Lunigiana hanno rivelato la presenza di castellieri riferibili alle popolazioni liguri che controllavano a vista e con i segnali e fuochi dall’alto il territorio, le sue valli, i passi e gli altri punti strategici dell’Appennino e delle sue propaggini.

Entro le massicce muraglie di pietra gli uomini difendevano la popolazione ed i recinti dove venivano riparati a protezione gli animali, bene primario di una economia pastorale di cui troviamo le tracce attraverso le diverse tipologie delle ceramiche da fuoco.

Porta e zona chiave dell’Appennino, Pontremoli si presenta con la sua grande e unica – nel suo genere – collezione di sculture in pietra locale che raffigurano le Statue-stele della Lunigiana all’interno del Castello del Piagnaro che ci offre un panorama di scultura preistorica attraverso questi numerosi esemplari divisi in tre principali tipologie e la cui cronologia a partire dal III millennio a.C. arriva al V secolo a.C.

Un interessante esempio di archeologia medievale, dopo le ricerche e gli scavi archeologici effettuati negli ultimi anni, ci offrono il borgo antico di Filattiera e la vicina Sorano con la Pieve dedicata a Santo Stefano dove possiamo osservare un esemplare di Statua stele murata in una delle absidi del complesso sacro.

Infine Massa con i materiali archeologici all’interno del Castello Malaspina e Carrara, con i suoi reperti antichi e le sculture e rilievi di epoca romana collocati all’interno del museo del Marmo e nella celebre Accademia di Belle Arti.

Cosa c’è da vedereMassaMuseo del Castello Malaspina,via del Forte, 15, tel. 0585-44774.Materiali archeologici preistorici e calchi. CarraraAccademia di Belle Arti, via Roma, 1, tel. 0585-845746.Materiali scultorei romani tra cui l’edicola di Fantiscritti. Museo del Marmo, Viale XX settembre, 85, tel. 0585-845746Materiali archeologici provenienti da Carrara e dall’ area archeologica di Luni, interessante la documentazione e i campionari dei marmi, con oltre 300 esemplari. Equi TermeGrotta Buca di EquiReperti preistorici provenienti dalle grotte delle Alpi Apuane. Casola in LunigianaMuseo del Territorio dell’ Alta Valle dell’ Aulella, Piazza della Torre, tel. 0585-90361 Reperti preistorici delle grotte Apuane, corredo tombale dell’età del ferro. PontremoliMuseo delle Statue – Stele lunigiane, Castello del Piagnaro, tel. 0187-831439. Ospita la ricca e interessante collezione unica nel suo genere di statue stele antropomorfe, divise in tre tipologie principali, la cronologia parte dall’età dei metalli e arriva al V sec.a. C. • A spasso sulle orme degli antenati• Pisa e Volterra, giacimenti di «ricordi»• La costa, prezioso scrigno da scoprire• Lucchesia e Garfagnana dall’anfiteatro alle terme• I Parchi della Val di Cornia• Da Populonia a San Silvestro sulle vie del ferro e dei minerali• Maremma, il fascino della Terra del tufo• Prato e le nuove scoperte dell’area di Gonfienti• Pistoia, origini e storia urbana• Mugello e Val di Sieve: Poggio a Frascole val bene una visita• Siena e dintorni: crete, valli e città in un ambiente da sogno• Arezzo e i «meloni» in quel di Cortona