Crociata: "Camaldoli modello d'incontro e dialogo"
L'omaggio del segretario generale della Conferenza episcopale italiana al Millenario di Camaldoli. “Solo con Dio - ha spiegato il vescovo - il monaco testimonia che l’essere nella relazione e nella comunione con Lui apre lo spazio per ogni buona compagnia; l’essere senza di Lui, al contrario, consegna a un’insuperabile solitudine pure nelle condizioni di vita più affollate: in linea con l’esempio e l’insegnamento del padre del monachesimo occidentale, san Benedetto, per il quale nulla può e deve essere anteposto a Dio e all’amore di Cristo”.

“La figura del monaco può ben essere presentata come un modello per il cristiano, non tanto per la forma di vita che ha assunto, quanto per la motivazione e la radicalità che hanno condotto ad abbracciarla”. Lo ha affermato monsignor Maria Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nell'omelia della messa celebrata a Camaldoli, nell’anniversario della dedicazione della chiesa del monastero. Crociata ha espresso la “riconoscenza e le attese” della Chiesa italiana in occasione del millenario di fondazione dell’eremo.
“Solo con Dio - ha spiegato il vescovo - il monaco testimonia che l’essere nella relazione e nella comunione con Lui apre lo spazio per ogni buona compagnia; l’essere senza di Lui, al contrario, consegna a un’insuperabile solitudine pure nelle condizioni di vita più affollate: in linea con l’esempio e l’insegnamento del padre del monachesimo occidentale, san Benedetto, per il quale nulla può e deve essere anteposto a Dio e all’amore di Cristo”.
Per Crociata, “ogni cristiano è chiamato a lasciarsi ricondurre a tale paradigma fondamentale, che consiste nell’evangelico primato di Dio e del suo regno”, attraverso la ricerca dell’”equilibrio” tra “unione con Dio e relazioni fraterne”.
“Abbiamo bisogno di imparare l’arte dell’incontro e del dialogo - ha detto il segretario generale della Cei - l’esperienza di autenticità e di maturità umana conferita dalla fede e la sua trasmissione alle nuove generazioni, la capacità di farci carico della collettività con una riscoperta coscienza del bene comune e del servizio alla vita ordinata della società civile e politica”. “Ciò che si attende da una tradizione come la vostra - ha aggiunto - è la pura testimonianza del primato di Dio e del radicamento in Lui di ogni impegno e responsabilità ecclesiale e pubblica”.
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