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Venerdì Santo, Betori: le parole di Cristo sulla croce sono le nostre parole di oggi

"Un mondo riconciliato, in cui nessuno resta abbandonato, ciascuno si sente accolto, a tutti è offerto il dono di poter riprendere la propria vita. È il mondo che vorremmo uscisse da questa prova e di cui cogliamo i segni nella dedizione con cui tanti si stanno prendendo cura dei sofferenti". Sono le parole del cardinale Giuseppe Betori durante la Liturgia della Passione nella cattedrale di Firenze.

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Betori

L'arcivescovo di Firenze ha commentato le parole di Cristo sulla croce, prendendo spunto per meditare sulla situazione che stiamo vivendo. Sulla frase che Gesù rivolge a uno dei due ladroni, "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso", ha affermato: "Oltre il confine del tempo, oltre la lacerazione della morte, un orizzonte di pienezza di vita attende tutti coloro che si affidano all’amore di Gesù. Lo pensiamo in particolare per i morti di questi giorni, cui sono mancati i riti del distacco umano, ma non è mancato l’abbraccio del Crocifisso.

Allo stesso modo, le parole "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato" sono le parole "che possiamo immaginare sulle labbra dei nostri malati in questi giorni, come pure di tutti i poveri e gli oppressi del mondo nelle situazioni di guerra, fame, ingiustizia che non sono cessate e che non vanno dimenticate. Il grido di Gesù non è un atto di disperazione, ma un ultimo affidamento, nella certezza che il Padre verrà a liberarlo. Sia così anche per i nostri cari."

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