I commenti del sindaco di Pisa Marco Filippeschi e del presidente della provincia Andrea Pieroni
Pisa
Vita Nova - Settimanale della Diocesi di Pisa
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Giuseppe Toniolo additato dal papa come esempio di sposo, padre, docente universitario, economista e sociologo
La cronaca del rito di beatificazione nel reportage di Graziella Teta
Il cardinale Salvatore De Giorgi: «Giuseppe Toniolo fu un antesignano del Concilio Vaticano II»
Il vescovo di Assisi, studioso del venerabile confida: «L'incontro con l'economista cattolico ha segnato la mia vita»
Chiesa pisana a convegno sabato 21 aprile da mattina a pomeriggio al seminario Santa Caterina a Pisa. Tema del convegno ecclesiale: «Tradere. Testimoni adulti per l'annuncio del Vangelo».
Sarà la basilica di San Paolo fuori le mura ad ospitare domenica 29 aprile la solenne concelebrazione eucaristica di beatificazione di Giuseppe Toniolo.
Dall'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, fino alla sua morte in croce e risurrezione. Con la Domenica delle Palme entra nel «vivo» la Settimana Santa.
Quando era ancora in culla, suo padre Nello - allora segretario della Biblioteca Vaticana - pubblicava l'edizione critica dell'epistolario di Giuseppe Toniolo. La figura dell'economista cattolico è dunque familiare a Giovanni Maria Vian, 60 anni, dall'autunno 2007 direttore dell'Osservatore romano, il quotidiano della Santa Sede
Lo scorso mercoledì, nella chiesa cittadina di San Michele in Borgo, l'appuntamento conclusivo della «Scuola della Parola» e il conferimento del ministero del lettorato al seminarista Bryan Dal Canto
Lo storico Paolo Nello: «Toniolo batteva bandiera riformista, visto che il suo programma sociale può ben apparire oggi, sia pur sfrondato di tutto ciò che la storia ha superato, un programma di democratizzazione del mercato, ostile a un capitalismo selvaggio e senza regole, alle concentrazioni monopolistiche od oligopolistiche, al predominio della plutocrazia finanziaria, ai poteri forti incontrollati»
Il professor Marco Cini: «Le sue lezioni di economia politica continuavano nel chiostro della Sapienza e nella sua abitazione»
Matrimonio a Pieve di Soligo, viaggio di nozze a Roma, Orvieto, Assisi. Ben presto arriva l'incarico all'università di Pisa: il professore con la novella sposa si trasferiscono all'ombra della torre pendente. Dove diventeranno genitori di sette figli. Continua il nostro viaggio intorno ai luoghi di Giuseppe Toniolo, che sarà dichiarato beato il prossimo 29 aprile
A Pisa, nello storico quartiere di San Martino, in piazza Toniolo, di fronte all'hotel Minerva, c'è un palazzo a tre piani, oggi di color ambrato. Costruito nel 1844, fu progettato dall'architetto Pietro Fontana che qui abitò con la famiglia.
L'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ha inaugurato mercoledì 7 marzo - anniversario della nascita del venerabile - la casa da poco restaurata, dove Giuseppe Toniolo visse con la moglie Maria Schiratti e i suoi figli durante la sua permanenza pisana.
La casa natale di Treviso e la formazione al «collegio Foscarini» a Venezia. I brillanti studi universitari a Padova, fino all'improvvisa morte di papà Antonio che costrinse Giuseppe Toniolo ad occuparsi del mantenimento della famiglia di origine: Il «giovane» Toniolo - e il clima culturale del suo tempo - raccontati dal maestro Pietro Furlan
Un arcipelago variegato di 44 istituti educativi, capaci di accogliere circa 3mila alunni, gestiti da enti religiosi, parrocchie, associazioni e cooperative
La diocesi di Vittorio Veneto e Pieve di Soligo si stanno preparando da tempo alla beatificazione di Giuseppe Toniolo.
Una occasione per «rinverdire» la devozione verso quest'uomo è stata offerta dalla ricognizione della sua salma, effettuata tra il 23 settembre e il 7 ottobre dello scorso anno, in una cappella adiacente al Duomo del paese.
Restaurato - a Pisa - lo stabile di piazza Toniolo 4, che ospita l'appartamento dove visse il professore veneto con la famiglia. Luogo di vita quotidiana, ospitalità e scambio con gli studenti, casa «Toniolo» mantiene la sua vocazione culturale grazie alla ricca biblioteca del Beato e alla casa-museo, finalmente visitabile
Coccole e carezze, sms dai contenuti cifrati, serate romantiche al lume di candela, Baci Perugina capaci di vaticinare il futuro, rose dal colore rosso fiammante, provenienti dal Kenia - dove la manodopera viene pagata un euro al giorno - confezionate in Olanda e arrivate nelle boutique italiane del fiore per essere vendute a sette euro l'una. Sono i «riti» di San Valentino, la festa più sdolcinata dell'anno. In vicinanza della ricorrenza i pubblicitari aguzzano l'ingegno, i commercianti si fregano le mani.
Il santo nessuno se lo fila. Eppure riscoprirlo non farebbe male.
In occasione della giornata «mondiale», celebrazioni nella Cattedrale di Pisa e nelle propositure di Pontedera e di Barga. L'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto: «Non sono i sani a dare dignità al malato, ogni persona ha dignità da sé». Il vicario episcopale monsignor Luciano Leonardi: «La Chiesa con i sofferenti non uno ma 365 giorni all'anno»