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400 RAGAZZI PISANI DAL PAPA CON L'ACR

«Una grande esperienza di Chiesa». Non potrebbe trovare migliori parole Matteo Baldassari, responsabile diocesano dell'Acr, per definire l'incontro di quasi centomila ragazzi dell'Azione cattolica con papa Benedetto XVI.

400 RAGAZZI PISANI DAL PAPA CON L'ACR

di Andrea Bernardini

«Una grande esperienza di Chiesa». Non potrebbe trovare migliori parole Matteo Baldassari, responsabile diocesano dell'Acr, per definire l'incontro di quasi centomila ragazzi dell'Azione cattolica con papa Benedetto XVI.
Tra questi circa 400 pisani, provenienti da Pisa (dalle comunità di Santa Maria Madre della Chiesa, Sant'Apollinare in Barbaricina, Sacra Famiglia, San Giusto, San Piero a Grado), ma anche da Ghezzano, Asciano, Latignano di Cascina, Calci, Madonna dell'Acqua, Calcinaia, Bientina, Vicopisano, Cascine di Buti, dalle parrocchie di San Giuseppe e del Romito a Pontedera e da Barga; i giovani del Movimento studenti di Azione cattolica e tanti altri ragazzi che, provenienti da altre parrocchie, avevano conosciuto l'Ac partecipando ad un campo estivo.
Ragazzi accompagnati da un buon gruppo di animatori e da sei sacerdoti: l'assistente unitario don Claudio Masini, quello dell'Acr don Francesco Barsotti, l'assistente degli adulti Ac don Italo Lucchesi ed i parroci don Luigi Gabbriellini, don Giulio Giannini e don Stefano Serafini.
Per i più partenza alle 3.30 del mattino da Pisa, arrivo a Roma alle ore 9. «Ci siamo imbattuti in qualche difficoltà di tipo logistico - commenta Matteo. Siamo scesi con gli autobus non già in via della Conciliazione, ma alla stazione Anagnina e da qui abbiamo raggiunto con il treno la stazione San Pietro».
Qui i ragazzi pisani si sono «confusi» tra le migliaia di tutta Italia, hanno giocato, cantato, ascoltato testimonianze, conosciuto meglio alcuni personaggi simbolo dell'Azione cattolica (uno su tutti Piergiorgio Frassati). Poi l'arrivo di Benedetto XVI, che ha risposto alle domande di un ragazzo dell'Acr («santità, cosa significa diventare grandi? Cosa devo fare per crescere seguendo Gesù?»), di una giovanissima («cosa significa amare fino in fondo?») e di una educatrice («cosa significa oggi essere educatori? come affrontare le difficoltà che incontriamo nel nostro servizio? E come fare in modo che siano tutti a prendersi cura del presente e del futuro delle nuove generazioni?»).
A Roma, nella prima parte della giornata, c'era anche l'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto.
Al termine dell'incontro con il Santo Padre, seguendo il fiume variopinto di coetanei, i ragazzi dell'Acr hanno raggiunto villa Borghese, e qui hanno stretto una sorta di gemellaggio con gli 'under 14 della diocesi di Anagni Alatri; mentre i giovanissimi si sono recati in piazza del Popolo, dove la festa è proseguita nel primo pomeriggio.
«L'ultimo grande happenning nazionale con il papa - ricorda Matteo Baldassari - si era svolto tredici anni fa. Quello di sabato scorso (seguito in diretta tv da centinaia di migliaia di telespettatori, ndr) è stato dunque un evento a lungo atteso, pensato, voluto».
Cosa è rimasto di questa esperienza nei ragazzi pisani? «La percezione di non essere soli. La consapevolezza che la loro esperienza di fede li rende “fratelli” in Dio di tantissimi coetanei di tutta Italia. Le carezze di Benedetto XVI» dice Matteo.

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