«È stolto accumulare solo per se stessi». Queste, tra le altre, le parole pronunciate dal vescovo durante la messa in cattedrale dedicata ai temi del lavoro. E si rivolge a chi continua a vivere di rendita.
Prato
Via Roma, 133 - 59100 Prato - Tel. 0574/605386 - prato@toscanaoggi.it
Prato chi prende i pezzi pubblici non dice «vado con l’autobus» ma «prendo la Cap». E così l’azienda di trasporto pubblico locale nata nel marzo del 1945 è cresciuta insieme con lo sviluppo della città, e domenica scorsa ha festeggiato i suoi 70 anni di vita con una messa in cattedrale presieduta dal Vescovo Agostinelli e con un pranzo offerto a soci, dipendenti e istituzioni alla Villa la Ferdinanda di Artimino.
Prato frustata dal vento. Tantissimi danni. Crolli importanti. Il vento ha infierito anche sul patrimonio ecclesiastico, senza risparmiare abitazioni, luoghi di lavoro, strade, alberi e giardini.
Tra un mese Marco e Stefano saranno sacerdoti. Quest’anno due nuovi ingressi. Il canonico Daniele Scaccini, da sei anni rettore del Seminario diocesano descrive il gruppo dei seminaristi pratesi, attualmente composto da dieci persone, cinque delle quali vicine alla fine del percorso perché pronte a diventare prete.
Con due atti distinti Pd e M5S impegnano Sindaco e Giunta a istituire il registro delle unioni civili anche a Prato. Il Vescovo, nell’omelia della messa per Prato celebrata sabato 21 in Duomo, ha riassunto in poche parole la reazione del mondo cattolico di fronte al voto che, la sera precedente.
Il vescovo di Prato Franco Agostinelli si è detto disponibile a scrivere una lettera e se necessario a incontrare i titolari di Eurotintoria. Il Presule lo ha promesso a una quarantina di dipendenti dell’azienda che venerdì pomeriggio sono stati accolti in Palazzo vescovile per raccontare il momento difficile che stanno vivendo a seguito della chiusura della loro fabbrica.
Nuove polemiche sul finanziamento. Melighetti (Fism): «Per la legge siamo servizio pubblico». E non solo. A Prato, con le paritarie lo Stato risparmia 20 milioni di euro. I numeri? 3269 gli alunni dei 25 istituti paritari presenti sul territorio pratese; 120mila i contributi per l’anno 2013-2014 che devono ancora essere liquidati; 40% la percentuale di bambini pratesi che frequentano una materna cattolica.
Anche quest’anno, in diocesi, si celebra la «Giornata per la missione diocesana in Ecuador». In tutte le chiese, domenica 8 febbraio, durante le messe, vengono infatti raccolte offerte destinate a sostenere l’opera benefica di evangelizzazione e di promozione umana in Ecuador.
Dal primo febbraio inizia il programma delle feste annuali in onore di Santa Caterina de’ Ricci. Da questa domenica fino al 4 febbraio sono previste alcune celebrazioni per festeggiare la compatrona della città all’interno della basilica di San Vincenzo Ferreri e Santa Caterina. Torna l’antica usanza dell’affidamento dei bambini alla sua protezione.
È scomparso martedì pomeriggio alle 17,30 il canonico Antonio Pivetta. La notizia è arrivata proprio mentre il nostro giornale stava andando in stampa. Il sacerdote è morto circondato dall’affetto dei suoi familiari e di alcuni parrocchiani all’ospedale di Prato, dove era ricoverato da oltre una settimana per il complicarsi di una grave malattia.
«Non più schiavi ma fratelli. Prato con i cristiani perseguitati». È il messaggio che la città vuole lanciare in modo civile, composto ma allo stesso tempo risoluto e assolutamente perentorio. E lo farà con una fiaccolata, un corteo silenzioso che si muoverà per le vie del centro storico venerdì 23 gennaio. La prima frase riprende un invito scritto da Papa Francesco in occasione della giornata mondiale della Pace.
Sabato 31 gennaio la prima «Messa per Prato»: in cattedrale, alle ore 18, inizia il calendario delle celebrazioni fortemente volute dal vescovo Franco Agostinelli per pregare per la città, in particolare per la sua pace, per la concordia e la liberazione da ogni schiavitù.
Santo Stefano, le proposte del Vescovo e la proclamazione degli «Stefanini». E anche una mobilitazione cittadina per eliminare tutte le forme di schiavitù, «anche quelle presenti tra noi» e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei cristiani perseguitati nel mondo. Due le iniziative che il vescovo Franco Agostinelli ha lanciato nel giorno del patrono della città.
Una «mossa» da perfetto regista. Perché Fiordelli un grande regista lo era sempre stato. Morire l’antivigilia di Natale e ricevere l’addio della sua «amatissima Chiesa» (quante volte glielo abbiamo sentito dire) la sera del patrono Santo Stefano nonché conclusione ufficiale del doppio Giubileo della Diocesi pratese sembrò, dieci anni fa, come sembra adesso, davvero «fatto apposta».
Prato in preghiera davanti alla Sacra Sindone. Anche la nostra Diocesi sarà a Torino, precisamente sabato 6 giugno, in occasione dell’ostensione straordinaria della preziosa reliquia per il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. La Sindone verrà mostrata al pubblico da domenica 19 aprile a domenica 24 giugno, memoria di San Giovanni Battista, patrono della città e onomastico di don Bosco. Si tratta dell’ostensione più lunga della storia, ben 67 giorni.
La Diocesi diventa protagonista del Natale in centro storico: dalla festa dell’8 dicembre partirà la prima edizione del «Presepe Contest», un modo diverso di vivere la Natività, al di fuori delle logiche consumistiche che spesso ci fanno dimenticare il vero senso di questo periodo.
La Misericordia di Prato amplia i propri servizi proponendo alla città una nuova offerta nel campo sanitario. Nella sede centrale di via Galcianese è stato aperto un Centro Odontoiatrico, situato al secondo piano dell’edificio che dal 2010 accoglie gli uffici e le sale operative dell’Arciconfraternita.
Aeroporto di Peretola: ampliamento e pista parallela. Le ragioni del no sono illustrate dall'avvocato Guido Giovannelli che, insieme al collega e padre Mauro, ha presentato ricorso al Tar, per conto dei comitati contrari. Sono 18 le ragioni a supporto del no.
Intervista a monsignor Franco Agostinelli, in occasione dell'anniversario del suo arrivo in diocesi. Sono passati esattamente due anni. Le doti che apprezza di più nei pratesi sono la creatività e la volontà, ma se dovesse trovare un difetto alla città non ha dubbi: «C’è uno scoramento diffuso, anche tra i giovani, che va superato».
L’ordinazione. A 18 anni abbandona la parrocchia, poi l’incontro con i Ricostruttori e la decisione di entrare in Seminario Matteo Pedrini si racconta. Prima di entrare in Seminario e frequentare teologia, Matteo si è laureato in geologia e per qualche mese ha anche svolto la professione. Cosa c’è in comune tra un prete e un geologo?