Anche il Seminario di Colle a disposizione dei pellegrini
Sei giorni di incontri, cammini, inaugurazioni e tavole rotonde. Che in questi giorni la Via Francigena abbia recitato la parte della protagonista è fuori discussione; che questo sia stato soltanto l'inizio, è qualcosa in più di una semplice speranza. Il 2012 per la Via giurano gli esperti del settore sarà l'anno della definitiva consacrazione. E a guardare le premesse previsioni Maya a parte si fa davvero fatica a contenere l'ottimismo.
DI MARCO PIERACCIOLI
di Marco Pieraccioli
Sei giorni di incontri, cammini, inaugurazioni e tavole rotonde. Che in questi giorni la Via Francigena abbia recitato la parte della protagonista è fuori discussione; che questo sia stato soltanto l'inizio, è qualcosa in più di una semplice speranza. Il 2012 per la Via giurano gli esperti del settore sarà l'anno della definitiva consacrazione. E a guardare le premesse previsioni Maya a parte si fa davvero fatica a contenere l'ottimismo. Il numero di presenze lungo il cammino sta aumentando sensibilmente, come confermano i dati comunque ufficiosi dei registri ospitalieri; parallelamente sta incrementando anche l'offerta dei punti di accoglienza. Ne sa qualcosa l'Arcidiocesi di Siena che, proprio in occasione della Festa dei Cammini, ha inaugurato presso il convento di San Francesco il nuovo ospitale di Colle Val d'Elsa: un risultato, frutto del lavoro e della sinergia con Opera Romana Pellegrinaggi, come ci conferma l'economo diocesano don Giuseppe Acampa. «Da tempo pensavamo di aprire una struttura in grado di offrire ospitalità ai pellegrini, specie tra Monteriggioni e San Gimignano, un lungo tratto totalmente sguarnito da un punto di vista ricettivo. Al tempo stesso, a Colle Val d'Elsa, volevamo ridare vita ad una struttura ormai in disuso. Ecco, la nostra collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi nasce proprio dall'incontro di queste due esigenze. E se oggi abbiamo a disposizione un nuovo punto di accoglienza, il merito va anche a Opera Romana che, in questi mesi, non ha mai smesso di stimolarci e incoraggiarci».
Le sinergie, si sa, sono un bene prezioso; quando si parla di pellegrinaggio però rappresentano qualcosa in più di una semplice collaborazione. «Quando sei tappa di un percorso, come lo è la nostra Arcidiocesi nel caso della Via Francigena, non puoi che essere in collegamento con chi ti precede e con chi ti segue, altrimenti vuol dire che si è perso di vista il senso pastorale del cammino».
Un ruolo importante, in questo senso, è destinato a giocarlo anche l'informazione. Nei prossimi giorni, nel cuore di Siena, verrà inaugurato il nuovo info-point, l'ufficio informativo al quale i pellegrini potranno accedere per richiedere i contatti degli ospitali, gli orari delle messe nelle parrocchie più vicine, e perfino le notizie riguardanti la storia, la cultura e la spiritualità della città.
L'ospitale e l'ufficio informazioni vanno così a colmare un vuoto che rischiava di limitare il passaggio dei pellegrini lungo la Via. Oggi, anche attraverso queste due nuove strutture, la Francigena può continuare il suo cammino verso il futuro. A patto, ovviamente, che anche chi gestisce l'ospitalità faccia la sua parte: «Durante questi mesi, visitando alcuni blog, ho letto di alcuni pellegrini che raccontavano, amareggiati e delusi, di non aver trovato nessuno ad accoglierli. Questo dimostra evidentemente che chi si mette in cammino non chiede semplicemente un posto dove dormire. Noi sacerdoti siamo chiamati dunque ad assolvere a un compito importante: essere segno e veicolo di Colui che tanti pellegrini cercano in cammino».
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