Via Francigena
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Associazioni unite a tutela dei pellegrini

Legalmente costituita nel 2009 a Bobbio, la Rete dei Cammini ® è una associazione non lucrativa di secondo livello aperta ad associazioni ed enti non profit che condividono l'impegno a tutelare e valorizzare i Cammini di pellegrinaggio e il loro patrimonio ambientale e culturale e a diffondere la cultura e il gusto del camminare «sui passi dell'anima», in spirito di accoglienza e solidarietà.
DI AMBRA GARANCINI

Parole chiave: francigena (150), pellegrinaggi (150)

di Ambra Garancini
presidente della Rete dei Cammini

Legalmente costituita nel 2009 a Bobbio con atto ripetuto in forma pubblica lo scorso febbraio 2011, la Rete dei Cammini ® è una associazione non lucrativa di secondo livello aperta ad associazioni ed enti non profit che condividono l'impegno a:
- tutelare e valorizzare i Cammini di pellegrinaggio e il loro patrimonio ambientale e culturale;
- tutelare il diritto di tutti ad un cammino sicuro e protetto;
- diffondere la cultura e il gusto del camminare «sui passi dell'anima», in spirito di accoglienza e solidarietà;
quindi, la tutela dei Cammini, la tutela di chi cammina, l'educazione al cammino. In più, fare tutto questo dando spazio ai volontari, elemento imprescindibile dello sviluppo culturale, ambientale e sociale del nostro Paese nel suo variato articolarsi territoriale.

Tutela dei Cammini - Nel suo intento di agire dalla «base» la Rete guarda con interesse a tutti i Cammini di fede e di cultura. Non c'è gerarchia nelle Vie: ogni cammino storico può essere considerato, e quindi tutelato, come bene culturale e ambientale di pubblica utilità perché è espressione concreta di identità culturale e memoria storica. L'Italia è un reticolo di vie storiche che attendono solo di essere riscoperte, tutelate, valorizzate., incentivando la mobilità sostenibile.

Diritto al cammino - I Cammini di pellegrinaggio vivono solo grazie ai loro utenti, cioè ai pellegrini. La Rete si impegna perciò perché i Cammini siano studiati e approntati non come semplici «prodotti» turistici o escursionistici ma finalmente come servizio funzionale alle esigenze concrete dei pellegrini, in particolare di quelli di lunga percorrenza, tutelando il diritto di tutti ad una mobilità sostenibile cioè quindi a camminare su tracciati sicuri, accessibili, riconoscibili, ambientalmente tutelati, culturalmente interessanti, dotati di adeguate infrastrutture di ospitalità e assistenza di qualità rispondente ai parametri europei.

Ruolo delle associazioni - In questo quadro il ruolo delle associazioni di pellegrini è fondamentale. Sono loro che possono aiutare gli enti pubblici nella «gestione» dei Cammini, in concreto, ad esempio, esercitando attività di individuazione e rilevamento, validazione, monitoraggio, manutenzione, segnalazione, progettazione/gestione di interventi di tutela/promozione/ valorizzazione.

Le associazioni in Rete è auspicabile che possano addirittura «adottare» dei Cammini di pellegrinaggio o loro tratti, onde dare maggior continuità ed efficacia al proprio impegno di utilità sociale al servizio dei Cammini e dei pellegrini.

A che serve dunque la Rete? Nei confronti degli enti pubblici, la Rete, come ente rappresentativo delle associazioni dei pellegrini che vi aderiscono, intende porsi come ente di coordinamento, garanzia, sussidio e supporto nei rapporti pubblico/privato, e come naturale interlocutore degli enti pubblici nei progetti nazionali aventi per oggetto i Cammini di pellegrinaggio.

Ai propri soci, invece, la Rete dei Cammini offre servizi: visibilità, supporto, collaborazione tecnica, culturale e progettuale, occasioni di condivisione e scambio di esperienze e competenze e la possibilità di dar vita a progetti operativi comuni, coordinati, e di grande impatto locale e nazionale. Il tutto per ribadire il ruolo fondamentale del volontariato nella conoscenza, tutela e promozione dei Cammini dei pellegrini.

Fra le iniziative messe a punto dalla Rete dei Cammini va ricordata innanzi tutto la Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni ® (2011, 3ª edizione, vedi più sotto), che vede svolgersi su tutte le vie storiche e di pellegrinaggio italiane attività gratuite di cammino e di valorizzazione del loro patrimonio culturale ed ambientale. Altra «azione» qualificante della Rete è il monitoraggio dei Cammini storici. Ne è stato un importante esempio l'iniziativa della «pagella della Via Francigena» che, diffusa ad associazioni e pellegrini, ha posto in luce i pregi e i difetti del «sistema Via Francigena» in Italia. I risultati 2010, tabulati e coordinati dalla Rete, sono stati presentati pubblicamente a Roma lo scorso ottobre, in un convegno nazionale svoltosi presso la prestigiosa sede dell'Associazione Civita.

Importante iniziativa, anch'essa condotta dalla base e sul campo, sono anche i seminari itineranti di ricognizione/monitoraggio dei Cammini. Un primo importante seminario è stato effettuato lo scorso 31 ottobre sul tratto francigeno «nodale» La Storta-San Pietro. Oggetto di ricognizione è stato il tracciato, sito in aree di pregio ambientale e paesaggistico, e di sicura fruizione, proposto dai volontari delle associazioni Giovane Montagna - sezione di Roma e Gruppo dei Dodici (Roma-Latina), in sinergia con i tecnici del Comune di Roma e di RomaNatura, l'Ente regionale per la gestione dei vincoli di legge nel Sistema delle aree naturali protette nel Comune di Roma. Alla ricognizione, guidata dalle due associazioni promotrici, hanno partecipato con successo 60 pellegrini di 13 associazioni italiane e straniere.

La Rete proseguirà il proprio impegno nel corso del 2011 con una puntuale azione di contatto con le forse del volontariato locale, agendo più capillarmente nel territorio, in modo da rendere più efficaci sia le azioni di tutela, valorizzazione, monitoraggio e verifica sul campo, dedicate allo sviluppo dei Cammini, sia le azioni di scambio, supporto tecnico, progettuale, culturale dedicate al servizio delle associazioni socie. I risultati di questo complesso impegno saranno presentati e discussi dalle associazioni stesse nel prossimo convegno nazionale di ottobre, previsto, con ogni probabilità, ad Assisi.

La Toscana, e specificamente Monteriggioni, ospiterà invece la presentazione di una importante ricerca riguardante la tutela della Via Francigena «ufficiale» condotta dall'Università Iuav di Venezia con il sostegno di Iubilantes, associazione cofondatrice della Rete.

La Toscana è luogo di due delle associazioni cofondatrici della Rete dei Cammini, la fiorentina «Comunità Toscana Il Pellegrino» e l'associazione «I Pellegrini della Francigena» di Altopascio. Ma la ricchezza dei Cammini toscani è tale da far pensare che molte altre associazioni locali si aggiungeranno…

I soci fondatori e quelli attuali
Attiva in undici regioni, la Rete dei Cammini è il primo ente nazionale che dà voce e volto alle associazioni di pellegrini. Soci fondatori: Amici di San Colombano (Bobbio, PC), Comunità Toscana Il Pellegrino (Firenze), Gruppo dei Dodici (Roma-Latina), I Pellegrini della Francigena (Altopascio, LU); Iubilantes (Como). Altri soci al 2010: Associazione Culturale Serassi - Cavaillé - Coll (Sarmato, PC), Associazione Amici della Via Francigena - Città di Santhià (Santhià, VC), Associazione Culturale Pontremolese «Vasco Bianchi» (Pontremoli, MS), Associazione Speleotrekking Salento (Lecce), Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago (Fondo, TN), Associazione Amici della Via Francigena (Vercelli), Associazione Ponti di Luce (Lodi), Associazione Eco-escursionistica Ogniquota (Roma), Associazione Quattro Lune (Codevilla, PV), Muvis - Museo Via Spluga e Val San Giacomo / Consorzio Frazioni Corti e Acero (Campodolcino, SO), Associazione Transitum Padi (Piacenza) Associazione I Pellegrini (Verona). Nuovi soci 2011: Associazione Amici del Cammino «Di qui passò Francesco» (Arezzo), Associazione Onlus Pozzo Sella per il Parco Geominerario (Iglesias, CI), Associazione Giovane Montagna sezione di Roma (Roma).

La 3ª Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni
Dopo il grande successo delle scorse edizioni, torna anche quest'anno la Giornata Nazionale dei Cammini Francigeni, evento clou della Rete in programma per il prossimo 1° maggio 2011. Nel 2010 la Giornata ha visto 60 eventi, realizzati in 11 regioni da circa 30 associazioni, una ventina tra Comuni, Province, Consorzi, Musei, Pro Loco, Parrocchie e ha coinvolto circa 7.000 pellegrini. Quest'anno si stanno profilando eventi di più ampio spessore, di più giorni e di maggior impegno, come il festival della Francigena a Vercelli, il Cammino di San Giorgio in Sardegna, il Cammino Leucadense in Puglia, il Pellegrinaggio Jacopeo in Trentino e il grande Cammino storico da Teano a Roma in onore dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

La Giornata sarà presentata per la prima volta mercoledì 6 aprile a Piacenza, insieme al grande evento della Abbot's Way. Aderire alla Giornata come organizzatori non costa nulla. Tutti possono aderire, purché in forma di ente (privato, pubblico) o associazione / coordinamento e con manifestazioni non lucrative rispondenti allo spirito dell'iniziativa. Occorre iscriversi tramite la apposita scheda di adesione. La Rete dei Cammini pubblica sul proprio sito tutti gli eventi, ma l'inserimento del logo è riservato solo ai soci e a coloro che avranno inviato un piccolo (libero) sostegno alla Rete stessa. «Partecipate alla Giornata, organizzatori e pellegrini, e promuovetela, se volete dare vita e gambe ai Cammini d'Italia!», è l'invito rivolto dai promotori. Tutti gli eventi potranno essere seguiti sul sito www.retecamminifrancigeni.eu

Altri recapiti per informazioni e contatti: Rete dei Cammini a.p.s., Via Giuseppe Ferrari 2, 22100 Como, telefono 031-279684, fax 031-2281470, indirizzo e-mail info@retecamminifrancigeni.eu

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