Festa per i 35 anni di Toscana Oggi
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Una festa per guardare avanti

Toscana Oggi ha ricordato il suo 35° anniversario in un salone gremito in cui si sono alternati al microfono o in video collaboratori, amici e ospiti. L’importanza di uno strumento che continua a essere voce indispensabile della comunità cristiana. Tra i presenti anche uno dei «padri fondatori», il vescovo emerito di Fiesole Luciano Giovannetti.

Il salone di Palazzo Pucci in occasione della Festa di Toscana Oggi

Un momento di festa per celebrare una storia di vicinanza, prossimità, solidarietà, attenzione verso i più deboli, i senza voce. Ma soprattutto per puntare i riflettori verso il futuro. È stato questo il senso della celebrazione dei 35 anni di Toscana Oggi, mercoledì 20 marzo, nel Salone di «Apollo» in via de’ Pucci a Firenze. Una serata condotta da Giulia Ghizzani, giornalista di Tv Prato e di Toscana Oggi. In apertura il direttore Andrea Fagioli ha salutato tutti gli amici presenti in sala che hanno accompagnato il cammino di Toscana Oggi. In particolare, ne ha salutato uno per tutti, simbolicamente: «Saluto con piacere l’unico che era già vescovo allora e che è sempre stato amico di Toscana Oggi, mons. Luciano Giovannetti, uno dei padri fondatori».

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Cet, ha portato il saluto dei vescovi toscani. I media sono «uno strumento oggi indispensabile per mantenere viva la missione della comunicazione del Vangelo, che è il nostro compito nella storia». «Da 35 anni – ha aggiunto – il settimanale fa entrare nelle parrocchie, negli istituti religiosi, nelle case di tante famiglie, ma anche nei luoghi in cui si amministra la cosa pubblica, un’informazione corretta di quello che riguarda la vita della Chiesa, e una lettura cristianamente orientata di quello che accade nelle nostre città e nel nostro territorio, con uno sguardo anche ai fatti dell’Italia e del mondo». In sala erano presenti anche il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Riccardo Fontana e quello di Prato Franco Agostinelli.

In un primo momento di incontro a più voci sono stati invitati a parlare i rappresentanti delle organizzazioni professionali dei giornalisti. «In genere partecipiamo a tanti “funerali”. Venire a festeggiare un compleanno così bello è davvero un piacere e un’occasione da non lasciarsi sfuggire», ha sottolineato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana Carlo Bartoli. «Deontologia e etica sono le basi della nostra professione, anche oggi in un periodo nel quale ci sono notevoli cambiamenti. La coscienza del giornalista deve avere come punti di riferimento il rispetto delle persone deboli, la scelta dei termini che non siano discriminatori, la voglia di scavare dentro la notizia senza limitarsi alla superficie di ciò che appare. Questa – ha concluso – è la sfida che ci attende». Il tesoriere dell’Associazione stampa Toscana Stefano Fabbri ha portato il saluto e gli auguri del presidente dell’Ast Sandro Bennucci. «Toscana Oggi è stato, spesso, – ha detto Fabbri – un esempio della correttezza dei rapporti tra giornalisti ed editore, dove il tratto professionale si è fuso con quello umano e della dignità. Oggi  viviamo tempi difficili, nei quali si pensa di depotenziare e di non sostenere i giornali di idee, mentre proprio il confronto delle idee, come ricordava lo storico direttore di Toscana Oggi Alberto Migone, è essenziale per la crescita civile e, per il sindacato dei giornalisti, è oggi ancor più necessario e da difendere». Infine Sara Bessi, presidente toscana dell’Ucsi (Unione stampa cattolica italiana) ha sottolineato come l’Ucsi e i giornalisti cattolici abbiano tante idee e tanti programmi. Senza dimenticare, ha concluso Bessi, che «essere giornalisti ed essere anche cattolici è una responsabilità in più».

Il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani ha portato il saluto dell’assemblea toscana sottolineando come «Toscana Oggi attraverso l’informazione delle quindici diocesi riesce a dare voce ai territori e all’identità della nostra regione».

Don Adriano Bianchi, presidente Fisc (Federazione dei settimanali cattolici), e Vincenzo Corrado, direttore dell’agenzia Sir, sono stati protagonisti del secondo talk condotto da Claudio Turrini. «I settimanali cattolici e tutto il mondo dell’informazione legato alle diocesi facendo informazione e raccontando i fatti e le storie del territorio tengono viva la dimensione della comunità. Nello stesso tempo, con i nostri strumenti condividiamo idee e valori. E tutto questo lo facciamo con professionalità. Toscana Oggi ne è un esempio» ha sottolineato don Bianchi. «La sfida è quella di continuare a pensare che un’altra informazione è possibile. Un’informazione non piegata ai grandi network. Una comunicazione che faccia pensare e riflettere le persone. I 35 anni di Toscana Oggi – ha concluso Corrado – sono una testimonianza di tutto questo».

«Stiamo vivendo un periodo in cui i giornalisti danno fastidio: e i giornalisti che hanno idee chiare, come in genere sono quelli che lavorano per le testate di ispirazione cattolica, danno particolarmente fastidio». Lo ha affermato Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, nel talk condotto dal direttore Andrea Fagioli. «Non siamo solo noi a dare fastidio – ha proseguito – ma è un dato di fatto che in questo momento, gli indizi sono tanti e ci sono delle pistole fumanti, stanno facendo di tutto per far affievolire le voci della stampa del territorio e dei giornali d’opinione che hanno la caratteristica di essere fatti in cooperativa o con statuto no profit. Un paese che disprezza così strumenti di democrazia e di informazione è un paese che si avvia su un strada pericolosa».

Don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per le comunicazioni sociali, ha aggiunto un altro elemento: «In un tempo nel quale le chiusure non mancano, Toscana Oggi e le nostre testate superano i localismi dando voce a tanta gente che riconosce nell’altro non un limite ma un valore».

Durante la serata ci sono stati altri momenti di incontro. Uno con Vera Gheno, linguista dell’Accademia della Crusca, sull’uso della lingua in Toscana. E poi, alcuni amici e collaboratori che non potevano essere presenti alla serata – Franco Cardini, Beppe Dati, Adriano Fabris, Alessandro Masti e padre Bernardo Gianni – hanno inviato degli auguri video che sono stati proiettati. Lorella Pellis ha ricordato l’iniziativa dei Thè di Toscana Oggi, incontri culturali per gli abbonati che si svolgono a Firenze, Prato, Grosseto e Pisa. Infine, non sono mancati intermezzi musicali. Il primo con Silvio Trotta e Massimiliano Giuntini, «eredi» di Riccardo Marasco, introdotti da Marco Lapi che ha ricordato l’amato menestrello fiorentino. Tra le iniziative di Toscana Oggi, Riccardo Bigi ha ricordato «Campanile Rock», concorso tra band parrocchiali: del secondo intermezzo musicale sono state protagoniste le «Nuove Trasparenze», vincitrici dell’ultimo concorso musicale.

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