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ABORTO MINORENNE A TRENTO: MPV, «TROPPE PRESSIONI»

“Abbiamo appreso con profonda amarezza e con sorpresa la notizia per la quale la giovane trentina incinta, la cui storia ha appassionato giornali e televisioni, avrebbe deciso di non accogliere il figlio”. Così il Consiglio direttivo del Movimento per la vita, riunito a Roma, interviene sul caso della sedicenne trentina che, dopo aver resistito alle pressioni dei genitori, ha infine deciso di abortire. Una decisione, questa, che “contraddice a pochissima distanza di tempo la determinazione di portare a termine la gravidanza nonostante le condizioni avverse”. In quell’occasione “il locale volontariato per la vita e il Movimento per la vita nazionale avevano affidato ai mass media – non conoscendo l’identità della minorenne – la totale disponibilità a sostenere, anche economicamente, la gestante e suo figlio”. “Se effettivamente questo capitolo si chiude nel modo più tragico – osserva il Mpv -, rimane il dubbio che la repentina decisione delle giovane di abortire possa essere il frutto non di una valutazione spontanea ma piuttosto l’esito di pressioni, certo non idonee a creare attorno alla giovane il clima di serenità necessario ad affrontare scelte così decisive”. Il Movimento per la vita “auspica che l’autorità giudiziaria voglia verificare che in questa vicenda siano stati rispettati i contenuti e le procedure previsti dalla legge 194”. (Sir)