Italia

ALCOL: 30% TOSCANI BEVITORI A RISCHIO, A FIRENZE CONVEGNO

Il 30% dei toscani (maschi e femmine in egual misura) è considerato bevitore a rischio, perché consuma due o più bevande alcoliche fuori pasto. E’ il dato Istat, in linea con la media nazionale, riferito al 2005 e diffuso nel corso della conferenza stampa di presentazione del convegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e consumo di alcol in programma il primo e il 2 febbraio al polo delle scienze sociali dell’Università di Firenze.

La due giorni è promossa, fra gli altri, dalla Regione e dall’Università di Firenze, e rappresenta l’atto conclusivo di un progetto sulla prevenzione dell’uso inadeguato di alcol che vede la Toscana come capofila. In base ai dati Istat, l’87,9% dei maschi e il 68,9% delle donne fra i 14 e i 75 anni consuma alcol (non per questo abusandone), nelle aziende la cifra è dell’ 80% dei lavoratori. Il 40% dei toscani ha l’abitudine dell’aperitivo.

In Italia, sui circa 940 mila infortuni sul lavoro con durata di inabilità superiore a tre giorni che ogni anno vengono denunciati all’Inail, 470 mila accadono con modalità in cui il consumo di bevande alcoliche può svolgere un ruolo determinante. “E’ un problema di non poco conto – ha dichiarato l’assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori – considerata la sua estensione e il grado di coinvolgimento di un numero crescente di giovani. In Toscana ci siamo attrezzati in modo capillare, soprattutto per cercare di prevenire il fenomeno, ma forse occorrerebbe una maggiore sensibilizzazione verso le fasce più deboli”.

“Si tratta di un fenomeno che solo di recente è stato studiato nel nostro Paese – ha spiegato il responsabile del progetto, il professore Calogero Surrenti -. Da una ricerca emerge che l’ informazione sugli effetti dell’alcol ha una relazione diretta con le abitudini e gli stili di vita”. (ANSA).