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AMBIENTE: AD ORBETELLO FESTA OASI DEDICATA INSETTI, SENTINELLE NATURA

Sono due terzi delle specie animali, vere e propri sentinelle della natura la cui presenza e abitudine di vita sono le prime spie dei cambiamenti ambientali e climatici: è stata dedicata agli insetti la Giornata delle oasi 2007, organizzata da Wwf e Corpo forestale dello stato. Di insetti e piccoli animali sono ricchissime le oasi naturalistiche italiane che, ha detto il ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, vanno valorizzate come devono esserlo i monumenti; Orbetello come il Colosseo, la fontana di Trevi o la torre di Pisa. A celebrare le oasi naturalistiche italiane è arrivato ieri a Orbetello anche il ministro della Ricerca, Fabio Mussi, che ha indicato l’ambiente tra le priorità nazionali. Il ministro della Pubblica Istruzioni, Fioroni ha invece scelto l’oasi di Pantano di Pignola, in Basilicata. Con Orbetello hanno celebrato la giornata le oasi di Capo Rama (Sicilia), Ripa Bianca di Jesi (Marche) e Forteto della Luja (Piemonte), fulcro della festa, insieme ad altre 100 oasi italiane. Complice uno splendido sole, le presenze sono state numerose e hanno superato le 100 mila, come previsto. Picco di visite in Campania, dove solo nelle oasi di Astroni (Napoli) e Bosco San Silvestro (Caserta) si sono registrate rispettivamente 2 mila e mille 200 presenze; seguono le oasi di Vanzago (Milano) con 2 mila presenze, e Macchia Grande (Roma) con 1800. Non sono mancate le sorprese, come l’aquila reale che nell’oasi abruzzese delle Gole del sagittario ha dato spettacolo facendo evoluzioni mentre sfuggiva all’attacco di due piccoli falchi. A monopolizzare l’attenzione è stato però, per una volta, il minuscolo mondo vivente nascosto nell’erba. “La micro fauna é una componente molto importante della biodiversità”, ha detto il presidente del Wwf Italia, Fulco Pratesi. “Insetti e piccoli animali – ha aggiunto – sono indispensabili alla natura; il loro ruolo è paragonabile a quello di virgole e punti in un romanzo: senza di essi sarebbe incomprensibile”. Così, oggi l’obiettivo è far conoscere qualcosa delle circa 37 mila specie di insetti note, pari a ben due terzi delle 56 mila specie animali. Un micro-mondo – ha detto l’entomologo Augusto Vigna Taglianti dell’università di Roma, La Sapienza, popolato soprattutto da coleotteri (12 mila specie), seguiti da formiche, vespe, api e altri imenotteri (7 mila 500), mosche e moscerini (7 mila), farfalle (5 mila 100). “Gli insetti si conoscono davvero molto poco, eppure – ha osservato il direttore scientifico del Wwf, Gianfranco Bologna – sono indicatori preziosi dell’equilibrio ambientale”. Le loro abitudini di vita e l’identikit di ciascuna specie, ha detto il responsabile del Centro nazionale per lo studio della biodiversità del Corpo forestale dello stato, Franco Mason, “sono i migliori indicatori dei cambiamenti ambientali e climatici”. (ANSA).