Sulle questioni ambientali penso che i settimanali diocesani siano in grado di offrire contributi seri per orientare o per lo meno aiutare a riflettere. È il commento al Sir di mons. Paolo Tarchi, direttore dell’Ufficio Cei per i problemi sociali e il lavoro, intervenuto ieri a Firenze al 4° forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato, curato dall’associazione ambientalista Greenaccord. Un’organizzazione, ha aggiunto mons. Tarchi, che ha il merito di aver intuito che oggi il cambiamento culturale nella comunità cristiana avviene nella misura in cui chi informa, soprattutto sui temi ambientali, è anche capace di formare, per cui suo compito specifico è offrire ai giornalisti, che operano a livello internazionale, nazionale e locale, le competenze necessarie per orientare l’opinione pubblica nella complessità dei problemi che riguardano il creato. Temi, come quello dei rifiuti in Campania, rispetto ai quali gli organi d’informazione cattolici devono prendere una posizione sensata, non emotiva, frutto di un riflessione che nasca in un ambiente professionalmente preparato ed ecclesialmente inserito. Su questo tema era intervenuto Francesco Zanotti, vicepresidente dalla Fisc, la federazione italiana dei settimanali cattolici, che riunisce 166 testate locale per circa un milione di copie.Sir
