Italia

“ANNO EUROPEO”: INVECCHIAMENTO ATTIVO E SOLIDARIETÀ TRA LE GENERAZIONI

 “L’obiettivo generale dell’Anno europeo consiste nell’agevolare la creazione di una cultura dell’invecchiamento attivo”, basata “su una società per tutte le età”. È l’articolo 2 della decisione 940/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio Ue, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, a specificare gli obiettivi dell’“Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni” proclamato in sede comunitaria per il 2012. Le prime iniziative programmate riguardano una conferenza internazionale di lancio (18-19 gennaio a Copenaghen, Danimarca), l’avvio di numerosi siti internet nazionali, convegni, indagini, eventi in varie città: le informazioni sono reperibili attraverso il sito della Commissione Ue, www.ec.europa.eu. Il documento siglato dalle due istituzioni Ue chiarisce: “L’Anno europeo incoraggia e sostiene l’impegno degli Stati membri, delle loro autorità regionali e locali, delle parti sociali, della società civile e del mondo imprenditoriale, comprese le piccole e medie imprese, a promuovere l’invecchiamento attivo e ad adoperarsi maggiormente per mobilitare il potenziale degli ultracinquantenni, che costituiscono una parte della popolazione in continuo e rapido aumento”. In tal modo, “esso promuove la solidarietà e la cooperazione tra le generazioni, tenendo conto della diversità e della parità di genere”. La promozione dell’invecchiamento attivo “implica la creazione di migliori opportunità, affinché donne e uomini anziani possano svolgere un ruolo sul mercato del lavoro, la lotta contro la povertà, in particolare femminile, e l’esclusione sociale, incentivare il volontariato e la partecipazione attiva alla vita familiare e sociale e la promozione dell’invecchiamento sano e dignitoso”. Ciò comporta, tra l’altro, “l’adeguamento delle condizioni di lavoro, la lotta contro gli stereotipi negativi sull’età e la discriminazione basata sull’età, il miglioramento della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro”, la “garanzia che i sistemi di protezione sociale siano adeguati e offrano gli opportuni incentivi”. Tra gli scopi specifici dell’Anno figurano: la sensibilizzazione dell’opinione pubblica “in merito all’importanza dell’invecchiamento attivo e delle sue varie dimensioni”; la garanzia che “ad esso sia accordata un posizione importante nell’agenda politica delle parti interessate a tutti i livelli”; la promozione di un dibattito di scala europea su questi temi; “lo scambio d’informazioni” e l’identificazione di buone prassi; la promozione di attività “che aiutino a lottare contro la discriminazione” e a “rimuovere le barriere, in particolare per quanto riguarda l’occupabilità”.